POLANSKI
Polanski al Festival, ora è bufera: il PPD non andrà al ricevimento in onore del Gran Consiglio
Clamorosa protesta degli azzurri contro l'invito del Pardo al regista polacco: "Alcuni ottimi film non riparano in alcun modo alla disgustosa grettezza dei fatti di cui è stato protagonista"
LOCARNO - "Voi invitate Polanski? E noi non veniamo al Festival". Dopo la protesta messa in atto ieri da Pierre Rusconi che ha restituito al presidente del Pardo Marco Solari le due tessere omaggio che gli erano state recapitate in quanto Consigliere Nazionale, anche il PPD ha deciso di passare dalle parole ai fatti. I vertici del partito hanno infatti deciso di non partecipare al ricevimento organizzato dal Festival in onore del Gran Consiglio, estendendo l'invito a tutti i deputati azzurri. La decisione è stata comunicata tramite una nota stampa firmata dal presidente Giovanni Jelmini, dal vicepresidente Maurizio Agustoni e dal capogruppo Fiorenzo Dadò, che per primo si è scagliato pubblicamente contro l'invito al regista polacco: "Il Partito Popolare Democratico - si legge nel comunicato - ha preso atto con sconcerto della decisione del Festival del Film di Locarno di invitare il regista Roman Polanski come ospite d¹eccezione e di conferirgli un riconoscimento speciale. Il PPD non intende in alcun modo esprimersi sui meriti artistici di Roman Polanski, né sulla qualità delle sue pellicole. La decisione di conferire un riconoscimento speciale o di tributare altri onori non può però prescindere totalmente dalla storia personale del premiato, tantomeno se l¹istituzione che conferisce il premio è in larga misura sostenuta dall'ente pubblico"."Nel caso concreto - prosegue la nota - non si può allora dimenticare che nel 1977 Roman Polanki è stato accusato di avere drogato e brutalmente stuprato una ragazzina di 13 anni. Nel febbraio 1978, per sfuggire alla giustizia, Polanski - che ha sostanzialmente ammesso i fatti imputatigli - ha abbandonato gli Stati Uniti e da allora non vi ha più fatto ritorno. Nel 2009, commentando quei fatti, ha dichiarato: «neanche se avessi ucciso qualcuno sarei stato così interessante per la stampa. Ma una storia di scopate e di ragazzine, voglio dire...I giudici vogliono scoparsi le ragazzine. La giuria vuole scoparsi le ragazzine. Tutti vogliono farlo!». Alcuni ottimi film ¬ fossero anche i migliori della storia del cinema - non riparano in alcun modo alla disgustosa grettezza di questi fatti e di queste parole. Per questo motivo il Partito Popolare Democratico dissente in modo deciso e netto dalla decisione del Festival del Film di Locarno di conferire un riconoscimento speciale a Roman Polanski e di invitarlo al Festival come ospite d¹eccezione"."Il Partito Popolare Democratico - si conclude la nota - ritiene che la ricerca della visibilità internazionale - in sé legittima, ed anzi necessaria per un Festival come quello di Locarno ¬ non possa essere perseguita ad ogni costo. La provocazione non può umiliare il senso di umanità e di giustizia che dovrebbe essere evidente a ciascuno, soprattutto quando ciò coinvolge la protezione della sfera più intima di bambini e giovanissimi che ancora recentemente le cittadine e i cittadini ticinesi hanno voluto tutelare in modo particolare sostenendo l'iniziativa "marche blanche". Nel caso di Roman Polanki questi limiti sono ampiamente travalicati e spiace che la direzione del Festival ¬ al quale il nostro Partito riconosce grandi capacità e indubbi meriti nella conduzione di questo gioiello della cultura in Ticino ¬ non abbia saputo riconoscerlo".
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