Musica, versi, voci e parole per festeggiare il primo lustro di vita del festival culturale dell’estate. Si parte mercoledì 13 luglio con un omaggio al grande artista belga Marcel Broodthaers. Tutte le serate sono ad ingesso libero
LUGANO – Sta per ripartire la rassegna estiva ideata dal LAC e realizzata in collaborazione con i suoi partner artistici. “LAC en plein air” festeggia quest’anno il suo primo lustro di vita: la serata di apertura, mercoledì 13 luglio, è un omaggio al grande artista belga Marcel Broodthaers; giovedì 14 e venerdì 15 luglio sono invece in programma due concerti di musicisti dell’Orchestra della Svizzera Italiana in formazioni cameristiche. Tutte le serate della rassegna sono ad ingresso libero.
Vediamo ora in dettaglio la programmazione. Mercoledì 13 luglio si apre con GGGR pour Brotars, serata di letture di poesia performativa o, come la definisce il curatore Marko Miladinovic, POP (poesia orale e prestante). Quattro poeti e poetesse italiani, Sergio Garau, Francesca Gironi, Eugenia Giancaspro e Stefano Raspini, ciascuno con la propria poetica originalissima, declinata in letture dal vivo, pubblicazioni, danza, lingua dei segni, opere e ready-made, situazionismo poliglotta, video e audio omaggiano Marcel Broodthaers, artista e poeta belga protagonista di una mostra in corso al MASI Lugano. Per l’occasione la mostra Marcel Broodthaers–Poesie industriali, rimarrà aperta tra le 18:00 e le 20:30 ad ingresso libero; sarà inoltre possibile partecipare ad una visita guidata gratuita alle ore 19:00. Prenotazione consigliata sul sito www.masilugano.ch.
“LAC en plein air” prosegue giovedì 14 luglio con una serata dedicata alla musica: Mistero dello spazio e del tempo, in cui i musicisti dell’Orchestra della Svizzera italiana Irina Roukavitsina, Paolo Beltramini e Felix Vogelsang, insieme alla pianista Monica Cattarossi, interpretano Quatuor pour la Fin du Temps, quartetto di Olivier Messiaen per violino, clarinetto, violoncello e pianoforte. Un’opera che è anche un inno alla libertà e alla rinascita, scritta dal compositore francese negli anni ’40 mentre era detenuto in un campo di concentramento.
Venerdì 15, segno musicale e visivo si fondono in Note dipinte, performance ricca di suggestioni. Facendosi ispirare dagli echi sonori suggeriti dai musicisti OSI Hans Liviabella (violino) e Ekaterina Valiulina (violino e pianoforte), l’artista e pittore Domenico Sorrenti realizza durante il concerto un’opera unica e irripetibile. “Più che fare esercizi di stile che si concludono con il bel quadro – ha dichiarato Sorrenti – negli spettacoli cerco, piuttosto, di dare delle impressioni giocando con i colori e la musica”.