Ecco i dai di panachage dei candidati che hanno corso sia per il Nazionale che per gli Stati. E che si ripresentano al ballottaggio
LUGANO - Votazioni diverse, per carità, ma per fare qualche supposizione sul voto per gli Stati, può essere utile spulciare nei dati di panachage dei candidati che hanno fatto la corsa anche per il Nazionale. Lo ribadiamo: il voto al Nazionale si articola su logiche diverse - a cominciare dal sistema proporzionale - ed è anche più complesso da esprimere, ma forse qualche indizio questi dati possono darlo anche per leggere il risultato degli Stati al primo turno e per immaginare il ballottaggio: chi darà fastidio a chi? Prendetelo quindi come un divertissement, anche solo per il raffronto secco dei voti pescati dai candidati in esame nei vari partiti.
Cominciamo da Amalia Mirante, che ha ottenuto il risultato più sorprendente, e che sarà la variabile impazzita del secondo turno. Per semplicità abbiamo considerato solo i dati delle liste principali - escludendo le sottoliste e i partiti minori - e della scheda senza intestazione.
Il maggior bacino di voti per Mirante arriva dall’area di chi non ha scelto un partito (3’749). Seguono PLR (1’058) e UDC (1010), quindi Centro (763), PS (683), Lega (441), Verdi (226).
Alex Farinelli ha raccolto 963 voti dal Centro, 821 dall’UDC, 421 dal PS, 294 dalla Lega, 201 dai Verdi e 3615 dalla senza intestazione.
Greta Gysin fa il pieno nel PS (2906) e nell’area dei senza partito (3’375). Seguono PLR (757), Centro (529), UDC (174) e Lega (87).
Fabio Regazzi, infine, incassa 1’661 voti dal PLR, 1329 dall’UDC, 491 dalla Lega, 200 dal PS e 76 dai Verdi. Sono 3’221 i voti dalla senza intestazione.
AELLE