L'elezione in Governo della senatrice ticinese, lascerebbe libera l'ambita poltrona alla Camera Alta. In corsa potrebbero esserci anche Alex Farinelli e Greta Gysin
BELLINZONA - Le elezioni cantonali e federali, che si celebrano a pochi mesi di distanza, sono sempre un intreccio di nomi e strategie per i partiti. E questa volta c’è una ragione in più.
Se Marina Carobbio sarà eletta in Consiglio di Stato, infatti, si libererà una poltrona molto ambita agli Stati. Poltrona che potrebbe essere messa in palio o con un’elezione suppletiva, oppure alla scadenza della legislatura, seguendo il tradizionale iter.
Un’occasione d’oro per i partiti di centro per riprendersi l’ambito seggio al Senato. Il PLR, come recentemente ammesso a Matrioska dal presidente Alessandro Speziali, è pronto a schierare per la corsa un cavallo di razza come Alex Farinelli. Il Centro, dal canto suo, tiene in caldo un altro big name: Fabio Regazzi.
Ad ammetterlo è lo stesso Consigliere Nazionale PPD in un’intervista concessa alla Domenica: “Sì, sento una certa pressione. Ne ho già parlato in modo informale con i vertici del partito, ho detto loro che sono sicuramente disposto a ricandidarmi per il Nazionale, ma per gli Stati dobbiamo ancora fare qualche riflessione”.
“È chiaro - ha aggiunto Regazzi - che con la quasi sicura partenza di Marina Carobbio si aprono scenari interessanti per i due partiti che intendono riconquistare il seggio perso. Ma ogni elezione è una storia a sé. Vedremo, ne parleremo, valuteremo a tempo debito. Oggi non posso dire né sì né no”.
Naturalmente anche l’area rossoverde proverà a difendere il seggio di Carobbio. Greta Gysin si è già detta disponibile per tentare l’impresa.