Il presidente cantonale de Il Centro: "Sapevamo che era come scalare l'Everest. Devo dire grazie alla montagna, mi ha insegnato a non mollare mai". VIDEO
LUGANO – Il presidente cantonale de Il Centro Fiorenzo Dadò sorride e ne ha ben donde. Fabio Regazzi si è piazzato secondo nel ballottaggio agli Stati, dietro solo a Marco Chiesa. Il seggio guadagnato da Regazzi permette a Giorgio Fonio di sedersi al Consiglio Nazionale. Una vittoria su tutta la linea per il Centro.
"Sapevamo - ha detto Dadò a Liberatv - che era come scalare l'Everest. Devo dire la verità: il risultato di oggi è straordinario. Ringrazio i ticinesi e le ticinesi per la fiducia. Io devo ringraziare la montagna che mi ha insegnato a non mollare mai. La squadra è stata formidabile e ha sempre creduto nel portare a casa questa vittoria".
"Tante persone mi hanno detto di mettermi in lista, ma io ho sempre pensato che il presidente di un partito deve pensare a fare vincere il partito. Era il momento di Regazzi per gli Stati e Fonio al Nazionale. Ho percepito grande entusiasmo attorno al partito. La sera di Pregassona è stato un momento di festa che non si vedeva da anni. Obiettivi? Per me una vittoria è il punto di partenza, mai di arrivo".
E sul futuro: "Vedremo. C’è tantissimo lavoro da fare. Ci vuole coraggio e volontà di non voler mai mollare. Non è in discussione la mia presidenza. Resto e resterò dove sono”.