Il presidente del Centro parla di "interferenze esterne" sull'acquisto dello stabile Botta a Lugano, dove dovrebbe sorgere il nuovo Palazzo di Giustizia: "Spero che il popolo possa votare"
di Fiorenzo Dadò*
In tutti gli anni che siedo in Gran Consiglio non ho mai visto un dossier sul quale noi deputati abbiamo ricevuto così tante pressioni e interferenze esterne.
La prima domanda che uno si pone è: come mai? La gente deve sapere che il Governo ci ha presentato un messaggio lacunoso proponendo l’acquisto di questo stabile enorme, senza nemmeno sapere come riempirlo; un deputato coscienzioso non può chiudere gli occhi. Ora si cerca di far credere che sarà decisivo nell’ottica di risolvere i problemi della Giustizia ticinese, come se comprare un nuovo stabile e riattarne altri due spendendo almeno 250 milioni di franchi, potesse risolvere i veri problemi della Magistratura, che sono soprattutto di efficienza, organizzazione e numero insufficiente di effettivi.
La politica deve saper fare delle scelte di priorità per il bene della comunità, perché di soldi ce ne sono sempre meno. Basta vedere i tagli dolorosi che si è costretti a fare per risanare le finanze. Se si sceglie di migliorare gli uffici spendendo tutti questi soldi lo si può anche fare, ma le esigenze più importanti della Magistratura dovranno attendere.
Per questo non può essere solo il Gran Consiglio a decidere; anche la popolazione deve poter dire la sua, come ha più volte chiesto anche la Lega.
*Presidente Il Centro - Opinione pubblicata sull'ultimo numero del Mattino della Domenica. Per restare sempre aggiornati con le notizie principali di Liberatv.ch, iscriviti gratuitamente al canale Whatsapp (clicca qui) - E ricordati di attivare la campanella....