Il sindaco di Lugano, attraverso i suoi canali social, ha voluto mettere l’accento sugli ultimi sviluppi dell'indagine che sembra confermare il sospetto che l’episodio di violenza fosse in realtà un regolamento di conti tra bande di stranieri. E che il centro Città fosse stato scelto come un campo di battaglia neutro per affrontarsi
Un’indagine, quella che sta svolgendo la Procura, che sembra confermare il sospetto che fin da subito in molti avevano avuto. Quello che l’episodio di violenza fosse in realtà un regolamento di conti tra bande di straniere. E che il centro Città fosse stato scelto come un campo di battaglia neutro per affrontarsi.
Il sindaco di Lugano, attraverso i suoi canali social, ha voluto mettere l’accento sugli ultimi sviluppi, dopo che nelle ore immediatamente successive al fatto aveva promesso il “pugno di ferro” per affrontare la situazione.
“Dalle notizie sull’indagine - scrive Borradori - emerge uno scenario inquietante, che purtroppo sembra confermare le nostre preoccupazioni iniziali e che deve indurci a continuare a tenere alta la guardia per evitare che episodi del genere si ripetano”.
“La reazione forte e immediata - prosegue il sindaco di Lugano - da parte di Autorità, Polizia e Cittadini è stata indubbiamente un primo segnale positivo in tal senso. Altri ne seguiranno”.
“Ciò che è sicuro - la chiosa di Borradori - è che faremo tutto il possibile per evitare che Lugano si trasformi in una sorta di Far West.