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Il Castello ai raggi X: un'andata da bronzo
La squadra di Amedeo Stefani ha chiuso sul podio la prima parte di stagione rivelandosi più forte della mala sorte

MENDRISIO – Sette vittorie, un pareggio e cinque sconfitte. Questo il ruolino di marcia dell’AS Castello nella prima parte di stagione in Seconda Lega. Una prima parte che ‘le caprette’ hanno affrontato con i riflettori puntati addosso. ‘Colpa’ o ‘merito’ della (mezza) fantastica stagione scorsa, dove sono arrivate a contendersi la promozione con l’Ascona in un match sì decisivo, ma al quanto surreale. Ma sono discorsi che appartengono al passato. Storici, ma da riporre nell’archivio. La prima parte della stagione 2021-2022 del Castello è comunque soddisfacente. La classifica dice terzo posto con due punti in meno rispetto al Morbio. Fatta eccezione per l’amare e precoce sconfitta in Coppa contro il Camorino, l’andata dei momò va scomposta per ogni singola partita delle 13 disputate in campionato.

Sì, perché la dea bendata non ha lasciato scampo all’organico di Stefani. Un calendario già difficile (Balerna, Morbio, Collina la prime tre ndr) è stato reso ancor più complicato dalle numerose defezioni iniziali – e in corso d’opera – che hanno colpito l’AS Castello. “Fa parte del gioco”, ha dichiarato Stefani al Salotto del Calcio regionale. Ma è anche vero che se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo.

Ecco perché al Castello va concessa l’attenuante di non aver potuto contare sulla rosa al completo. Lo dimostra il numero dei convocati che Stefani ha chiamato in 13 partite: ben 29 – tra ‘seniori’ e giovanissimi –i giocatori a disposizione dell’allenatore nella prima parte di stagione.

Lagrotteria il sempre presente

Poche, pochissime, le volte che Stefani ha potuto schierare l’undici iniziale uguale identico alla settimana prima. Il sempre presente è stato l’esterno Dario Lagrotteria (1 gol), in campo in tutte le tredici partite d’andata. 931 i minuti collezionati dal 23enne ex Chiasso e Mendrisio. In termini di minutaggio, però, il più utilizzato è – eccezion fatta per il portiere Martinazzo –il centrocampista Simone Snider con 1’051 minuti (recuperi esclusi), ai box solo per squalifica nella partita contro il Malcantone. Alessandro Martinelli è il secondo centrocampista più impiegato con 1’015 minuti.

Asero bomber, Kleimann valore aggiunto

Nel novero dei presentissimi anche il capocannoniere Asero, 12 presenze tutte da titolare e 8 gol realizzati. Menzione d’onore e al quanto meritata per il ‘sempre verde’ Davide Kleimann, 38 candeline da spegnere il prossimo 29 febbraio. Sarà che festeggia il giorno giusto del compleanno ogni quattro anni, ma le primavere non sembrano mai passare per il ‘leapers’ dell’AS Castello, in bianco-rosso da oltre vent’anni. Impiegato per 283′, il ‘Klei’ ha trovato la via del gol in tre occasioni (un gol ogni 94′). Per maggiori informazioni, chiedere alla difesa del Rapid Lugano, colpita per due volte in pochi minuti nel 2-0 di fine andata.

Porta blindata con Martinazzo

La difesa del Castello è la quarta meno battuta del campionato al giro di boa con 18 reti concesse. Meglio solo Collina, Balerna e Malcantone. La compagine momò, però, spicca per un significativo dato statistico. Il Castello è al momento la squadra che ha saputo più volte mantenere inviolata la propria porta nella prima parte di stagione: 6 le partite (2 in casa e 4 in trasferta) chiuse senza subite reti. Dei sei ‘cleansheet’ ben cinque sono ad opera di Martinazzo e l’altro (nel derby di inizio stagione) a firma di Renato Gaffuri.

Gli effetti della pausa

Quello che si presenterà ai nastri di partenza in marzo sarà un Castello rinforzato in quasi tutti i reparti. Le partenze di Arnaboldi (al Morbio), Grasselli (al Balerna) Colombo (al Malcantone) sono state compensate dal colpo Andrea Martinelli e dall’arrivo del terzino Meregalli (dal Novazzano). Ma con la pausa invernale dovrebbe svuotarsi anche l’infermeria. Mister Stefani potrà di nuovo contare sull’apporto di Uygar Gul, infortunatosi la prima giornata, sul probabile recupero di Daghetti e su un maggiore contributo della punta Mato Cutunic.

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