Jorge Lorenzo ne parla a 'La Domenica': "Tutti dobbiamo essergli grati. Ha fatto tantissimo per questo sport"
LUGANO/VALENCIA – È arrivato il giorno del canto del cigno per Valentino Rossi. O meglio, il canto del 'Dottore'. 42 anni compiuti a febbraio e nove titoli ridati in bacheca, il giorno meno atteso per i tifosi di VR46 è arrivato. Si preparino i fazzoletti. A Valencia va in scena oggi pomeriggio l'ultima gara della leggenda di Tavullia.
Si respira aria di festa a Valencia, dove fin dai primi giorni di apertura del paddock la Dorna ha organizzato una mostra omaggio al pilota italiano. Sono state esposte tutte le nove moto con le quali Rossi ha vinto il titolo mondiale. In conferenza stampa, 'The Doctor' ha spiegato di essere parecchio emozionato. "Non ho piani particolari per il futuro. Sognavo di diventare un campione della MotoGP e ci sono riuscito. Certo, sarebbe stato bello vincere il decimo titolo, ma è andata così...Quale il momento più brutto della mia carriera? Quando ho deciso di smettere".
A 'La domenica' ha parlato un grande rivale di Rossi: Jorge Lorenzo, residente a Lugano da anni. "Tutti dobbiamo essergli grati. Ha fatto tantissimo per questo sport. È straordinario. Basti pensare che non tutti possono permettersi di chiudere la carriera a 42 anni".