Croci-Torti in lacrime: "Ho sempre avuto fiducia nei miei ragazzi che l'hanno ripagata ogni momento". In gol Celar, Custodio, Bottani e Selassie, il momentaneo pareggio è stato di Maglica
BERNA - Il Lugano riporta la Coppa Svizzera in Ticino, come recitavano i numerosi cartelloni affissi in tutto il Cantone. Impresa incredibile dei bianconeri di Mattia Croci-Torti, che non solo vincono ma addirittura stravincono la finalissima contro il San Gallo, con un netto 4-1. E esplode la festa di tutti i ticinesi presenti a Berna, in piazza a Lugano a vedere la sfida al maxischermo e davanti alla tv. Sarà una lunga notte di festeggiamenti.
Resteranno nella storia le lacrime di mister Crus al fischio finale. "Non so se sono la persona giusta per questo Lugano, ma sono la persona che li ha fatti vincere. Ho sempre avuto fiducia in loro, sin dal 2 settembre quando sono diventato allenatore del Lugano, e l'hanno ripagata ogni momento".
A Berna è spettacolo, dopo la finale dello scorso anno a porte chiuse a causa del Covid: coreografie e stadio pieno, tra sangallesi e circa 10mila luganesi. Pronti via e i bianconeri sono partiti subito con grande grinta, trovando il vantaggio dopo pochi minuti. Decisiva una deviazione di testa di Celar, che ha svettato più alto di tutti, su corner. La panchina esulta, esplode Lugano.
Il San Gallo ha reagito prendendo il pallino del gioco e pareggiando, una doccia fredda per il Lugano, ancora una volta su un calcio da fermo. Quintillà ha battuto una punizione su cui Saipi non si è mostrato sicurissimo, prima accennando all'uscita e poi fermandosi. Ne ha approfittato Maglica con una incornata.
Il Lugano non si è però abbattuto ed anzi è andato vicino al nuovo vantaggio ancora con Celar, per poi trovarlo prima della pausa con Custodio, complice alcune incertezze della difesa sangallese.
Una rete in quel momento aveva il peso di un macigno per i sangallesi. Vento in poppa per i luganesi, sia in campo che in tribuna. Nella ripresa dopo nemmeno un quarto d'ora i bianconeri hanno allungato, con una rete di Mattia Bottani, che sino a quel momento si era visto poco ma ha trovato la zampata quando serviva.
Partita in discesa per i bianconeri, che hanno poi buttato in rete con Selassie ancora una ripartenza magistrale orchiestrata da Lovric e Celar.
Da lì, è solo countdown verso l'apoteosi, che scoppia al fischio finale. Lacrime, gioia, emozione: la Coppa è del Lugano.