L’episodio risale al 19 dicembre 2013, informato dell’accaduto anche il Ministero pubblico. Il contagio è avvenuto nell’ambito delle procedure preparatorie per una TAC, una manipolazione errata ha reso possibile la trasmissione del virus
LUGANO – Quattro pazienti del Civico di Lugano sarebbero rimasti infettati dal virus dell’epatite C durante una TAC. A informare dell’accaduto, l’episodio risale al 19 dicembre scorso, è oggi il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), per il tramite dell’Ufficio medico cantonale.
Come spiega il DSS, nell’ambito delle procedure preparatorie per un esame di Tomografia assiale computerizzata (TAC), una manipolazione errata ha reso possibile la trasmissione del virus a quattro pazienti. In nessuno degli altri pazienti che quel giorno si erano sottoposti allo stesso esame con mezzo di contrasto è invece stata riscontrata traccia del virus.
Tutti i pazienti coinvolti sono già stati convocati singolarmente, sono stati sottoposti ai test necessari e hanno potuto beneficiare del sostegno necessario per affrontare la situazione. Il Medico cantonale ha ordinato le necessarie verifiche e analisi delle procedure, nel frattempo avviate in stretta collaborazione con il personale dell’Ospedale Regionale di Lugano. Il Ministero Pubblico è stato tempestivamente informato dell’accaduto.
Ulteriori accertamenti, eseguiti su larga scala, hanno permesso di confermare che si è trattato di un evento isolato.
Non è ancora stato possibile stabilire con certezza le cause esatte dell’incidente, ma l’ipotesi più probabile è che un paziente sottoposto all’esame quel giorno fosse portatore cronico dell’epatite C e che sia stato commesso un errore nell’ambito delle manipolazioni e delle procedure di preparazione per l’esame TAC. Gli accertamenti subito intrapresi in collaborazione con gli specialisti in malattie infettive dell’Ente Ospedaliero Cantonale e un esame interno delle procedure vigenti hanno permesso di migliorare le misure in vigore. Una verifica delle medesime procedure è stata eseguita anche nelle altre strutture dell’Ente Ospedaliero Cantonale.
Un’informazione del Medico cantonale presso tutte le strutture sanitarie del Cantone è pianificata per sensibilizzare sulla tematica.