Due uomini, armati di kalashnikov, hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico al grido di ‘vendicheremo il profeta’. Fra le vittime anche due agenti e il direttore del giornale. Allerta massima in tutta la Francia
PARIGI – È allerta di grado 3 in tutta la Francia. Quella massima, che prevede l’ipotesi di altri attentanti sul territorio, dopo che questa mattina, attorno alle 11, due uomini armati di kalashnikov, ha fatto irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo.
I due uomini, vestiti di nero e incappucciati, sono entrati nella redazione parigina esplodendo una trentina di colpi al grido, secondo le prime ricostruzioni, di ‘vendicheremo il profeta’. Pesante il bilancio, confermato anche dalla procura: almeno 10 feriti e 12 morti, tra cui due poliziotti e figure importanti per il giornale. Secondo quanto si apprende infatti, fra le vittime vi sarebbero anche il direttore e vignettista Charb (Stephane Charbonnier), uno dei disegnatori più importanti, Cabu, il celebre vignettista Georges Wolinski e il suo collega Tignous.
Dopo l’assalto, i due attentatori sono fuggiti aggredendo un automobilista e rubandogli l’auto. Posti di blocco sono stati organizzati in tutta Parigi, con agenti schierati di fronte a tutti i luoghi sensibili come scuole, edifici pubblici e altre redazioni.
Il racconto dei testimoni è drammatico. I video e le foto in rete, trasmessi anche dalle emittenti francesi, mostrano alcuni giornalisti in fuga sui tetti e i killer freddare in strada i poliziotti intervenuti. “È un vero massacro, ci sono dei morti!”, riportava in una telefonata al 20 Minutes uno dei dipendenti di Charlie Hebdo presente in sede durante l’assalto.
Il giornale satirico si è più volte scagliato con lo stile dissacrante e provocatorio che lo contraddistingue contro il terrorismo di matrice islamica. E già nel 2011 la sua sede fu vittima di un attentato, fortunatamente senza nessuna vittima: la redazione fu distrutta dall’incendio causato dal lancio di una molotov nel giorno in cui era stata annunciata l’uscita di un numero speciale dedicato alla vittoria elettorale degli islamisti in Tunisia.
Sul posto intanto è già giunto il presidente Francois Hollande: “È un attentato terroristico: non c’è nessun dubbio” ha dichiarato aggiungendo che si tratta di una grave attacco alla libertà e che, nelle scorse settimane, molti altri attacchi erano stati sventati.