L'istituto, scrive il Ministero pubblico, non sarebbe stato in grado di impedire il riciclaggio di denaro o la corruzione di pubblici ufficiali stranieri
BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto ieri un procedimento penale nei confronti della BSI. La decisione è in relazione allo scandalo finanziario legato al fondo sovrano malese 1MDB (1Malaysia Development Berhad) e a quelli contenuti nella decisione di ieri della FINMA.
Il Ministero pubblico sospetta l'esistenza di carenze nel funzionamento dell'organizzazione interna della banca, tanto che l'istituto non sarebbe stato in grado di impedire il riciclaggio di denaro o la corruzione di pubblici ufficiali stranieri, precisa il comunicato.
Il diritto svizzero - scrivono i magistrati federali - permette di perseguire penalmente un'impresa, se si sospetta che essa non abbia preso tutte le misure organizzative ragionevoli e indispensabili per impedire la commissione dell'infrazione da parte di terzi, segnatamente di riciclaggio di denaro o di corruzione.
Intanto Stefano Coduri ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato dalla carica di CEO della BSI. Lo fa sapere la stessa BSI, indicando che il sostituto di Coduri sarà Roberto Isolani, attualmente membro del consiglio di amministrazione. "Egli assicurerà una perfetta integrazione di BSI in EFG International”, che rileverà la banca ticinese.
In merito al procedimento penale aperto dal Ministero pubblico della Confederazione, la BSI garantisce collaborazione sia con la FINMA che con le autorità di Singapore al fine di trovare una veloce e giusta risoluzione.
La convenzione di acquisto conclusa con la brasiliana BTG Pactual, attuale proprietaria di BSI, comprende tra l’altro un'indennità in relazione a questo procedimento, e multa e sanzione porteranno a una riduzione del prezzo stabilito.