CRONACA
Paolo Meneguzzi: "È un mondo malato, non voglio sentire più nessuno che mi dica chi ha ragione e chi ha torto. Se uccidono un bambino, in qualche modo siamo tutti colpevoli di un mondo che è arrivato al limite dell'ipocrisia e dell'auto eliminazione"
L'artista ticinese su Facebook commenta la strage di Nizza: "Non siamo vittime solo del terrorismo, ma siamo schiavi, continuamente, della società, delle multinazionali, della politica, della mafia, delle religioni, delle grandi industrie, delle banche, delle aziende farmaceutiche, delle aziende petrolifere, del denaro. Siamo vittime di tutto ciò e noi lavoriamo per loro e loro alimentano il terrorismo"
di Paolo Meneguzzi

Non sono solito a parlare di stragi perché per me significa dar voce e forza al terrorismo, malgrado faccia tanto male. Più ne parli, purtroppo, e più lo alimenti. Ma vedere famiglie e bambini senza colpe, continuamente, uccisi, senza nessuna ragione né pietà, fa troppo male.

È un mondo malato, non voglio sentire più nessuno che mi dica chi ha ragione e chi ha torto. Se uccidono un bambino, in qualche modo siamo tutti colpevoli di un mondo che è arrivato al limite dell'ipocrisia e dell'auto eliminazione.

Non siamo vittime solo del terrorismo, ma siamo schiavi, continuamente, della società, delle multinazionali, della politica, della mafia, delle religioni, delle grandi industrie, delle banche, delle aziende farmaceutiche, delle aziende petrolifere, del denaro. Siamo vittime di tutto ciò e noi lavoriamo per loro e loro alimentano il terrorismo.

Riposate in pace bambini, in qualche modo, spero che riusciremo a capire come uscirne, presto, più presto che si può, anche se le anime buone sono così tante ma così infinitamente piccole in confronto al grande potere che sarà davvero difficile.
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