Posteggione di via Tatti a Bellinzona, stangata per funzionari e apprendisti. Chi lascia l'auto tutto il giorno deve pagare 340 franchi al mese. Fino ad aprile se la cavava con 120. Monta il malumore. Intanto la VPOD chiede al Governo di creare un gruppo
Malumori ci sono anche alle Officine ferroviarie di Bellinzona, dove dal 1° giugno i dipendenti dovranno sborsare 80 franchi al mese per posteggiare…
BELLINZONA – A inizio maggio gli utenti del posteggione di via Tatti a Bellinzona si sono trovati un’amara sorpresa: sulla cassa del parcheggio è comparso un cartello con le nuove tariffe. E che tariffe! Una vera e propria stangata per chi, in particolare funzionari cantonali e apprendisti, lascia l’auto in via Tatti per l’intera giornata. E il malumore serpeggia.
Se fino ad aprile vigeva una tariffa forfettaria di 6 franchi al giorno, da l 1° maggio si pagano: 50 centesimi la prima ora, due franchi fino a tre ore e due franchi e mezzo per ogni ora aggiuntiva. Insomma, 9 ore di posteggio costano la bellezza di 17 franchi al giorno, che fanno poco meno di 350 franchi al mese.
Certo, visto che quel posteggio è stato pensato principalmente per funzionari e studenti, c’è la possibilità di ottenere un abbonamento mensile, che tra l’altro dallo scorso autunno è stato aumentato da 60 a circa 150 franchi al mese in virtù della tassa di collegamento, pur non essendo ancora applicata la tassa stessa. Ma la lista d’attesa per ottenere una tessera è lunga come la fame… Così, chi deve forzatamente andare al lavoro o a scuola in auto non ha altre alternative al salasso. Mentre i 6 franchi al giorno (120 franchi al mese) erano più o meno paragonabili al costo dell’abbonamento, la situazione attuale ha determinato il raddoppio della tariffa (17 franchi al giorno fanno 340 franchi al mese).
Malumori ci sono anche alle Officine ferroviarie di Bellinzona, dove dal 1° giugno i dipendenti dovranno sborsare 80 franchi al mese per posteggiare…
Nel frattempo, il sindacato dei servizi pubblici, la VPOD, ha chiesto al Governo di creare un gruppo di lavoro per l’analisi delle tariffe e della situazione, che Raoul Ghisletta definisce caotica e iniqua. Secondo il sindacalista occorre dare la priorità di accesso a un posteggio ai dipendenti pubblici e dell’Ente ospedaliero che usano l’auto per spostamenti sul lavoro, che hanno turni irregolari o che provengono da zone non sufficientemente servite dai mezzi pubblici. Il Governo ha risposto che creerà il gruppo, anche con la Sezione della mobilità, ma solo a in ottobre, perché ora ci sono altre priorità.