Il Corriere della Sera lo definisce un personaggio chiave e radicalizzato. Gli accertamenti in corso diranno quanto ampia sia la «rete» che i tre fratelli (l'attentatore più i due finiti in carcere) erano riusciti a tessere nell’ambiente fondamentalista. E soprattutto se stessero pianificando nuove azioni
Si chiama Anour Hannachi e, stando alla ricostruzione della Regione, in Ticino era arrivato da poco insieme allo consorte. Probabilmente sabato. Mentre domenica notte è scattato il blitz da parte della polizia per arrestarli. Fermo che è trapelato durante la giornata di ieri.
Il Corriere della Sera lo definisce un personaggio chiave e radicalizzato, all’interno della rete di sostegno dell’attacco di Marsiglia. Il primo ottobre, ricordiamo, Ahmed Hannachi è stato ucciso dopo aver accoltellato a morte due cugine di 20 e 21 anni. Ma la mente dell’attentato non era lui, bensì l’altro fratello Anis, arrestato a Ferrara e con alle spalle un addestramento jhiadista in Siria e in Iraq.
Gli accertamenti in corso - grazie al lavoro delle intelligence e del materiale sequestrato - diranno quanto ampia sia la «rete» che i fratelli erano riusciti a tessere nell’ambiente fondamentalista. E soprattutto se stessero pianificando nuove azioni.
Intanto, il ministro Norman Gobbi, tramite Facebook ha parlato di “un caso inquietante” ma il fatto che si arrivi a questi arresti “dimostra l'ottimo lavoro di squadra tra Cantone, Confederazione e partner esteri nel controllo della migrazione e per la nostra sicurezza”.