“Cinquant’anni possono essere un’età meravigliosa ma anche un capestro, in un mondo del lavoro come il nostro – si legge in un post che il sindacato ha dedicato a questa donna -. Patrizia lavora da sola nel suo negozio, se vuole andare al bagno deve chiudere il negozio e recarsi dietro lo stabile, ultimamente le avevano tolto anche la pausa caffè. I suoi datori di lavoro, la tengono continuamente monitorata con una sorveglianza video e audio. È una cosa illegale ovviamente. Patrizia viene controllata su come dispone la merce, su come si relaziona coi clienti e ripresa se le cose non vanno come pretende il datore. Lei parla con le colleghe, con gli amici e racconta tutto, spiega che ormai le vessazioni e le sgridate sono continue e più persistenti”.