Susanne Ruoff si dimette. Dopo aver letto i rapporti investigativi si assume la responsabilità dello scandalo dei (forse) 100 milioni
La direttrice della Posta ha rassegnato le dimissioni, augurandosi che in questo modo si possa proseguire in modo sereno e "senza restrizioni", ma nega di essere stata a conoscenza dei soldi incassati illecitamente. La Posta stessa renderà noti i rapporti al pubblico
BERNA – 78,3 milioni di franchi di sovvenzioni federali e cantonali fra il 2007 e il 2015, percepite in modo illegale, forse anche di più, oltre 100 milioni. La vicenda legata a AutoPostale aveva creato un modo di rabbia, qualche tempo fa. E adesso si viene a sapere come la direttrice, finita nell’occhio del ciclone, si è dimessa.
Susanne Ruoff ha ispezionato i rapporti investigativi (che stando a una nota la Posta renderà pubblicamente accessibili) e ha deciso di assumersi, evidentemente messa davanti alla prova inequivocabile delle irregolarità, la responsabilità. Si augura che col suo addio possa tornare il sereno e si possa andare avanti senza restrizioni. Nega in ogni caso di essere stata a conoscenza dei fatti, da quando è salita in carica nel 2012.