Presentato il piano di risparmi post NO-Billag della SSR: dieci dei cento milioni totali presso la RSI
Il 'Piano R' della Società svizzera di radiotelevisione prevede il taglio di 250 posti di lavoro a tempo pieno. L'attuazione a partire dal 2019
BERNA – La Società svizzera di radiotelevisione (SSR) ha annunciato oggi il programma di riforme a lungo termine, promesse lo scorso 4 marzo dal direttore generale Gilles Marchand. Ieri, il Consiglio d'amministrazione SSR ha approvato il quadro del piano di risparmio e di ancora maggiore efficienza proposto dalla Direzione generale.
Si risparmierà così 100 milioni di franchi, di cui 20 saranno reinvestiti. I risparmi saranno ripartiti tra le singole unità aziendali. Per quanto riguarda il Ticino, e cioè la RSI, saranno risparmiati 10 milioni di franchi, 20 presso la SRF, 15 presso la RTS, 15 presso la Direzione generale e 1 milione presso RTR e SWI.
Da un lato, la SSR risponde così al tetto massimo fissato dal Consiglio federale per i proventi del canone e al calo degli introiti pubblicitari; dall'altro, prepara l'Azienda in vista delle sfide future. Maggiore efficienza e risparmi pari a 100 milioni di franchi Il risultato dell'iniziativa No Billag è stato anche espressione di un riconoscimento da parte della popolazione svizzera dell'alta qualità dei programmi SSR nelle quattro regioni linguistiche. Di conseguenza, il piano di risparmio dovrà avere il minor impatto possibile sull'offerta radiofonica, televisiva e digitale.
I risparmi trasversali - soprattutto nei settori Infrastruttura e Distribuzione - ammontano a 40 milioni di franchi. Una riduzione significativa dei costi degli immobili - riduzione che terrà conto del radicamento regionale della SSR - è pertanto prevista in tutte le regioni. Per raggiungere l'obiettivo di risparmio, una riduzione dei posti di lavoro sarà inevitabile. Nei prossimi quattro anni sarà necessario sopprimere, in tutte le unità aziendali SSR, circa 250 posti a tempo pieno, buona parte dei quali legati alla fluttuazione naturale.
Ciononostante, dei licenziamenti non possono essere esclusi. Fino a fine settembre la SSR lavora alla pianificazione di dettaglio; successivamente ascolterà le parti sociali e i collaboratori. L'attuazione avverrà a partire dal 2019. È prevista l'attivazione di un piano sociale.
Cooperazioni pubblico-private e collaborazioni
Come preannunciato, dal 2019 la SSR liberalizzerà l'accesso al proprio archivio. Essa intende infatti rafforzare anche in futuro il paesaggio mediatico svizzero grazie a collaborazioni proficue. Per questo condivide già da alcuni mesi i propri video d'informazione con oltre 40 emittenti private. Insieme a tre associazioni di radio private, darà avvio in estate a un Swiss Radioplayer. Recentemente e grazie alla collaborazione con il Politecnico ederale di Losanna (EPFL), le Università di Ginevra, Losanna, Neuchâtel e della Svizzera italiana e Ringier, è stato creato un Centro di competenza.
Esso sosterrà e accompagnerà progetti nel campo dell'innovazione dei media. Si tratta di un'iniziativa aperta: discussioni sono in corso con altre Alte Scuole e aziende mediatiche nella Svizzera romanda. Anche a Zurigo è già presente una collaborazione tra il Politecnico federale, Ringier, Tamedia, NZZ e la SSR.
La SSR ha deciso di vendere la propria quota azionaria del 33,3 per cento nella società di commercializzazione Admeira ai due co-azionisti Swisscom e Ringier. La firma del contratto di compravendita è avvenuta il 26 giugno e l'applicazione è prevista in tempi brevi. La SSR è tuttora dell'opinione che oggi più che mai sia importante unire le forze per consolidare la piazza mediatica svizzera e rafforzarla di fronte alla concorrenza internazionale. La SSR continuerà a far capo ad Admeira per la commercializzazione dei propri spot pubblicitari e delle offerte di sponsorizzazione considerando il suo promettente sviluppo, la sua forza innovatrice e la qualità delle offerte mediatiche garantite dalla più grande società di commercializzazione della Svizzera.
Con la vendita della propria quota azionaria e la conseguente rinuncia alla responsabilità operativa, la SSR desidera incoraggiare l'avvento di nuovi azionisti presso Admeira.
Nuovo orientamento e priorità
Nei prossimi quattro anni, la SSR intende investire nel rafforzamento della propria unicità e nel potenziamento del proprio valore aggiunto 20 dei 100 milioni previsti dal piano di risparmio. In ambito culturale: con investimenti nelle produzioni proprie svizzere - in particolare serie TV - realizzate in collaborazione con partner esterni. Inoltre, dal 1°gennaio 2019, una volta scaduti i contratti in vigore, la SSR rinuncerà alle interruzioni pubblicitarie durante i film in prima serata su SRF, RTS e RSI.
In ambito digitale: con la creazione di una piattaforma non lineare grazie alla quale sarà possibile consumare contenuti SSR in modo più semplice e personalizzato al di là delle barriere linguistiche grazie alla sottotitolazione e al doppiaggio. Inoltre, dal 2019 la SSR rinuncia a pubblicare sui siti d'informazione di SRF, RTS e RSI semplici testi, non associati a contributi audio e video.
La SSR intende così distinguersi ulteriormente dall'offerta online (a pagamento) dei privati. La SSR intende inoltre adattare i propri immobili alle future esigenze della produzione audiovisiva e digitale. In tal senso, il possibile trasferimento di una parte della redazione radiofonica SRF da Berna a Zurigo sarà oggetto di un esame approfondito sul piano economico e professionale entro l'autunno 2018.
Il Consiglio d'amministrazione e il Comitato direttivo SSR considerano le misure adottate un altro passo importante nel processo di cambiamento aziendale, in un mondo dei media caratterizzato da trasformazioni senza precedenti.
Dopo consultazione delle parti sociali, il piano di risparmio e d'efficienza sarà esaminato in dettaglio a fine anno dal Consiglio d'amministrazione, in vista della sua approvazione e attuazione a gennaio 2019.