L'attrice, al centro di una durissima polemica, smentisce il clamoroso scoop del News York Times
ROMA - Asia Argento nega tutto. L’attrice italiana, paladina del movimento MeToo, smentisce il New York Times che aveva rivelato il suo accordo extragiudiziale con Jimmy Bennett. Un accordo che ha portato un versamento di 380’000 dollari nelle tasche del giovane attore. Il motivo? Secondo il Times avrebbe avuto un rapporto intimo con Bennett nel 2013, quando lui aveva 17 anni.
Una brutta storia, insomma, che ha fatto strillare molti all’ipocrisia della Argento, da una lato vittima di Harvey Weinstein, dall’altra “imputata” per comportamenti sessuali sconvenienti.
Ma l’attrice, come detto, nega tutto. “Sono profondamente scioccata e colpita - ha scritto in una nota - leggendo notizie che sono assolutamente false. Non ho mai avuto alcuna relazione sessuale con Bennett. Non ho altra scelta che oppormi a tutte le falsità e proteggermi in ogni modo”.
Asia Argento ha quindi fornito la sua ricostruzione dei fatti: "Quello che mi ha legata e Bennett per alcuni anni, è stato solo un sentimento di amicizia terminata quando, dopo la mia esposizione nella nota vicenda Harvey Weinstein, Bennett (che versava in gravi difficoltà economiche e che aveva precedentemente assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei suoi stessi genitori rivolgendo loro richieste milionarie) inopinatamente mi rivolse una esorbitante richiesta economica. Bennett sapeva che il mio compagno, Anthony Bourdain, era percepito quale uomo di grande ricchezza e che aveva la propria reputazione da proteggere in quanto personaggio molto amato dal pubblico".
"Anthony - prosegue la Argento nella ricostruzione - insistette che la questione venisse gestita privatamente e ciò corrispondeva anche la desiderio di Bennett. Anthony temeva la possibile pubblicità negativa che tale persona, che considerava pericolosa, potesse portarci. Decidemmo di gestire la richiesta di aiuto di Bennett in maniera compassionevole e venirgli incontro. Anthony si impegnò personalmente ad aiutare Bennett economicamente. A condizione di non subire più intrusioni nella nostra vita".
Dunque - l’amara conclusione di Asia - questo è l'ennesimo sviluppo di una vicenda per me triste che mi perseguita da tempo e che a questo punto non posso che contrastare assumendo nel prossimo futuro tutte le iniziative a mia tutela elle sedi competenti".