L'accusatore della paladina del movimento MeToo a "Non è l'Arena": "Quell'incontro mi ha rovinato la vita. Una donna può essere bella eppure abusare di un uomo"
ROMA – “Asia Argento mi ha violentato con lo stesso schema che Weinstein ha usato con lei”. Sono parole dure quelle di Jimmy Bennett negli studi di “Non è l’Arena” di La7. Per la prima volta ospite di una trasmissione televisiva, il giovane attore ha parlato delle accuse rivolte alla paladina del movimento MeToo.
“Il rapporto – racconta Bennett – è stato completo. Incontrai Asia in un hotel a Los Angeles. Avevo 17 anni, non mi aspettavo una cosa del genere”.
Quell’incontro, risalente al 2013, "mi ha rovinato la vita. Da allora non sono più riuscito a lavorare". E ancora altri retroscena. "Mi ha invitato via Twitter, ero contento di vederla. Una volta soli mi ha offerto dello champagne, Fumava e mi raccontava di un film che voleva girare con me”.
"Poi – continua – mi ha preso il viso, mi ha detto che le ero mancato tanto e ha cominciato a baciarmi. Credevo che fosse un gesto d’affetto, ma poi il bacio si è prolungato. Ha appoggiato le mani sul mio corpo e mi ha spinto sul letto, mi ha slacciato la cintura e aperto i pantaloni”.
“Molti – risponde l’attore alla domanda sul perché non sembra turbato nel selfie che lo ritrae sorridente insieme ad Asia dopo l’amplesso – pensano che se non volevo quel rapporto allora in me c’è qualcosa che non va, ma una donna può essere bella eppure abusare di un uomo. Mi sono sentito impotente, come se dovessi accettarlo per poter recitare in quel film”.
Sul bigliettino dove dichiarava tutto il suo amore per l’Argento (Asia ti amo con tutto il mio cuore ndr), Jimmy Bennett risponde così: “Mi ha chiesto lei di scriverlo, prima del sesso”.
“La verità – sostiene l’attore prima di lasciare lo studio – è che Asia Argento continua a minacciarmi tramite avvocati. Si è comportata come Weinstein e io ho levato il velo sulla sua ipocrisia”.
Al momento, non è arrivata ancora nessuna replica dalla diretta interessata, invitata a sua volta da La7 per esporre la propria versione dei fatti.