Il segretario dell'Associazione Amici del Bigorio parla delle mostre alla Pinacoteca Züst e alla Sala del Torchio: "Spero che i due eventi possano aumentare la considerazione del Convento nella popolazione momò..."
BALERNA/RANCATE – Il Convento del Bigorio in trasferta nel Mendrisiotto. Da qualche settimana a questa parte, infatti, i dipinti di Fra Roberto e la ‘Madonnina del Bigorio’ sono esposti rispettivamente alla Sala del Torchio di Balerna e alla Pinacoteca Züst di Rancate.
Due mostre che, seppure in maniera diversa tra loro, trascinano il Bigorio e la sua storia al centro di un viaggio culturale tra giochi di colore, fascino e storie da raccontare.
Sono molteplici i motivi per visitare la mostra 'la Madonnina del Bigorio e il maestro del figliol prodigo' alla pinacoteca Züst di Rancate. "Infatti, – spiega Edo Bobbià, segretario dell’Associazione Amici del Bigorio – si tratta di qualcosa di storico. È La prima volta che si può ammirare la tela da distanza ravvicinata (un metro ndr) prima che la stessa torni sull’altare della chiesa del Convento. Inoltre, il dipinto ha assunto ulteriore valore dopo un approfondito studio effettuato da Stefano de Bosio e Francesca Piqué”.
E ancora: “Questa ricerca, che ci ha aiutati a meglio capire e contestualizzare la genesi e la realizzazione dell’opera, è stato un desiderio di Fra Roberto. Lo studio mette alla luce il reale valore della ‘Madonnina del Bigorio’, le cui strane pitture fiamminghe di sfondo non riuscivano a giustificarsi finora”.
La mostra, finanziata dall’Associazione Amici del Bigorio, alla Züst è accompagnata anche da un libro-guida attraverso il quale è possibile conoscere i dettagli della ricerca dei due studiosi. “Personalmente – prosegue Bobbià – credo che l’esposizione meriti grande attenzione e riflessione. L’acquisto del volume, anche esso finanziato da Amici del Bigorio, è doveroso per chi volesse sapere qualcosa in più di un dipinto tanto prezioso”.
Alla Sala del Torchio di Balerna, invece, è in scena l’esposizione ‘Paesaggi dell’anima’ firmata da Fra Roberto, frate autodidatta che da 50 anni opera al Bigorio. La mostra si è finora "rivelata un successo, vista e considerata la frequenza”, afferma Bobbià.
“Al Comune di Balerna va un grande grazie per la disponibilità dimostrataci nell'organizzazione e nell’apertura dell'esposizione. Personalmente credo che meriti di essere vista, in quanto la ritengo una mostra forse un po’ più ermetica e meno ‘violenta’ rispetto al passato. Direi che Fra Roberto ha utilizzato un connubio di colori eccezionale”.
Bobbià si augura che “i due eventi nel Mendrisiotto possano aumentare la considerazione del Bigorio nella popolazione momò. Il nostro è un Convento frequentato da diversa gente, ma da pochissimi provenienti dal Mendrisiotto...”.