L'uomo adescava le vittime su siti d'incontri, poi attraverso un mail installava sul loro pc un malware per controllare il computer da remoto
TRIESTE – Sul web una bellissima e sensuale ragazza a cui è difficile resistere, nella vita reale, invece, un uomo di 43 anni che ha fatto dell'informatica un sistema per ingannare e truffare centinaia di persone. Per tanti, scrivere con quella (finta) ragazza era un sogno. Quando partiva il messaggio "ora ti mando una mia foto nuda", però, per tutti loro cominciava l'incubo. Aprendo la fotografia, infatti, sul computer della vittima si installava un malware, un virus che consentiva all'hacker di prendere il controllo del pc da accesso remoto.
Il truffatore, in questo modo, poteva comodamente attivare la webcam e il microfono della vittima, fare screenshot delle pagine, acquisire codici e password e trasferire file da un pc all'altro. Una volta "analizzata" la vita dello sconosciuto, l'uomo estorceva denaro per evitare di diffondere dati sensibili o materiale compromettente.
Nonostante una spiccata abilità nell'informatica, la polizia postale è però riuscita ad individurare l'uomo: un 43enne, appunto, della provincia di Trieste. Il gip del tribunale di Milano, ieri, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare. Nel provvedimento spiccano centinaia di episodi con lo stesso "modus operandi".
Aveva un tariffario preciso, in base all' importanza del dato rubato la sua richiesta oscillava tra i 500 e i 3mila euro, è stato accertato un guadagno di almeno 25mila euro. I pagamenti erano da effettuare rigorosamente in Bitcoin per non lasciare tracce sui conti e impedire l' identificazione.
Il pm Enrico Pavone ha dichiarato a Libero Quotidiano che "si tratta di un fenomeno in preoccupante e costante crescita. Bisogna avere la forza di denunciare subito, non si deve accettare la minaccia per paura di ripercussioni. Non abbiate paura".