L'uomo, 44 anni, è in carcere dal 5 dicembre. L'accusa di omicidio si aggiunge ai reati già ipotizzati: lesioni gravi, coazione, lesioni semplici e vie di fatto reiterate
LUGANO - Nell'ambito del procedimento penale per sospetti maltrattamenti in danno di alcuni pazienti del reparto di Medicina 1 dell'Ospedale regionale di Mendrisio, il Ministero pubblico e la Polizia cantonale fanno sapere che sono state estese le accuse a carico dell’operatore sanitario, arrestato il 5 dicembre dello scorso anno.
Nei confronti dell'uomo, un ticinese di 44 anni, ovviamente non più attivo nella struttura sanitaria in quanto tutt’ora in carcere, il sostituto procuratore generale Nicola Respini, ipotizza in particolare gli addebiti di omicidio intenzionale, subordinatamente omicidio colposo.
Imputazioni che vanno ad aggiungersi a quelle promosse inizialmente di lesioni gravi, coazione, lesioni semplici e vie di fatto reiterate.
L'imputato è sospettato di aver somministrato medicamenti in maniera non conforme con le prescrizioni mediche. Altri accertamenti sono in corso e, vista la particolare delicatezza delle indagini, non verranno rilasciate ulteriori informazioni, nemmeno da parte della Direzione generale dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) né dal Medico cantonale, che stanno collaborando con le autorità inquirenti nella ricostruzione di quanto accaduto nel corso degli ultimi anni.
La Polizia cantonale invita eventuali testimoni o persone venute a conoscenza dei fatti oggetto dell'inchiesta penale a rivolgersi allo 091/815.51.33 (orari: 09:00-11:30/14:00-16:30).