L'uomo, cittadino svizzero e residente nel Mendrisiotto, non è più attivo nella struttura dell'EOC. Le vittime sarebbero dei pazienti anziani
MENDRISIO - Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano l'apertura di un procedimento penale a carico di un infermiere che lavorava all'ospedale Beata Vergine di Mendrisio. Si tratta di un cittadino svizzero residente nel Mendrisiotto. Le principali ipotesi di reato sono quelle di lesioni gravi (tentate), coazione, lesioni semplici e vie di fatto reiterate. I presunti maltrattamenti sarebbero avvenuti ai danni di alcuni pazienti della struttura dell'EOC, in cui l'infermiere non è più attivo. Le vittime sarebbero degli anziani.
Al termine dei verbali di interrogatorio è stato disposto l'arresto dell'uomo. La misura restrittiva della libertà è già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC). L'inchiesta è coordinata dal Sostituto Procuratore generale Nicola Respini.
E a stretto giro di posta è arrivata anche la presa di posizione dell’Ente Ospedaliero Cantonale. L'EOC informa che l'indagine a carico dell'infermiere è scattata su segnalazione dell'Ente stesso al Medico cantonale e alla Procura.
Il collaboratore, aggiunge l'EOC, è stato subito sospeso da ogni attività in ospedale e, come da prassi, è stata avviata un’indagine interna.
L'Ente ospedaliero, termina la nota, resta a completa disposizione delle autorità inquirenti e di vigilanza, con le quali collabora con la massima trasparenza.