CRONACA
Due fratelli in Gran Consiglio. Fonio-Tonini in Parlamento con partiti diversi. I deputati in coro: "Chissà che emozione il giorno dell'insediamento"
Il vice presidente del PPD, autore di una super votazione: "Lui pieno di passione, ma deve essere meno impulsivo". Il neo gran consigliere leghista: "Non andremo d'accordo su tutto, ma..."

BELLINZONA – Quella di lunedì 8 aprile è stata una giornata che non scorderanno tanto facilmente Giorgio Fonio e Stefano Tonini, entrambi eletti in Gran Consiglio. E il perché è presto spiegato. Fratelli ed entrambi arbitri di calcio per hobby, i due si sfideranno per la prima volta in Parlamento su temi politici.

Sfideranno? Già, perché se Fonio è ormai un volto noto della politica cantonale con la casacca del PPD, diverso è il discorso per il ‘fratellino’ Tonini, alla sua prima corsa per il Gran Consiglio con la Lega dei Ticinesi.

Che due fratelli sedessero contemporaneamente in Parlamento è già successo. Che lo fanno con credo e partito differente è ben più raro. Ma Giorgio e Stefano hanno già avuto modo di ‘duellare’ politicamente parlando in consiglio comunale a Chiasso.

“Adesso – ci dice Fonio – saremo confrontati con una realtà più grande e diversa. Il giorno che ci sarà l’insediamento del nuovo Gran Consiglio sarà indubbiamente un giorno particolare ed emozionante”.

Dello stesso avviso anche il neo gran consigliere leghista: “Proveremo entrambi una forte emozione”. “È vero – aggiunge –, siamo in due partiti diversi e sicuramente non andremo d’accordo su tutti i temi, ma sono sicuro che ci saranno anche argomenti in cui la penseremo alla stessa maniera. Ne approfitterò per andare a Bellinzona insieme e fare un po’ di Car pooling, visto che è un tema che sta a cuore a tutti e due (ride ndr)”.

Quella per la legislatura 2019-2023 è stata una super votazione per Fonio, risultando il più votato nelle fila del PPD per il Gran Consiglio con 36’686 voti totali (18’323 preferenziali). “Il risultato, è chiaro, fa piacere perché gira l’attenzione sul partito che nel complesso è stato positivo. Inoltre, approva l’impegno del presidente Dadò e del gruppo parlamentare di questi quattro anni”.

“Il mio risultato – continua Fonio – è frutto di alcuni fattori. In primis mette in evidenza un grande lavoro di squadra e l’affiatamento con Fiorenzo (Dadò ndr) sui temi che abbiamo portato avanti in questi anni che mi hanno permesso di profilarmi. Infine, credo che la vicinanza e la presenza sul territorio mi abbiano aiutato”.

Il vice presidente del PPD batte la mani al fratello per l’elezione in Gran Consiglio, ma avvisa: “Dovrà essere bravo a capire le nuove dinamiche e il nuovo ambiente. Un consiglio? Quello di lavorare sui dossier perché la politica cantonale è bella, ma è ancora più affascinante se riesci ad approfondire dei temi che poi diventano ‘tuoi’. Stefano è un ragazzo pieno di entusiasmo e passione e, come si suol dire, si è fatto da solo. Un avvertimento? Deve riuscire a essere meno impulsivo nelle decisioni e pensare che a Bellinzona la vita non è sempre facile”.

Parole al miele anche da parte di Tonini al fratello ‘rivale’. “Lui è sempre stato per me un punto di riferimento, una persona centrale nella mia vita. Porta avanti le sue idee fino alla fine e fargli cambiare idea non è così facile”.

Il gran consigliere leghista ci ha parlato anche di come ha vissuto personalmente la giornata che lo ha visto ritagliarsi un posto in Parlamento. “È stata una giornata estenuante, molto tesa e lunga. L’ho trascorsa a casa con il mio gruppo di sostegno a inserire tutti i dati dei Comuni in tabelle excel. Ho capito realmente di avercela fatta quando è stato scrutinato Morbio Inferiore e vantavo 50 voti di vantaggio. Poi mancava Lugano… Devo ancora realizzare quello che ho fatto perché personalmente non credevo di riuscire a realizzare questo sogno. La fiducia degli elettori mi dà la forza di andare a Bellinzona ancora più combattivo per rappresentare al meglio il mio territorio”.

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