Sono stati 16 i pattugliatori impiegati dal 1 luglio al 31 agosto sul fiume Verzasca e sul fiume Maggia. Ecco come lavorano e di cosa necessitano
TICINO – Nella stagione balneare 2019 i pattugliatori sono stati impiegati dal 1. luglio al 31 agosto lungo una sezione di circa 2 km del fiume Verzasca (dalla pozza “Misura” fino ad Aquino), come pure lungo una sezione di circa 1 km del fiume Maggia (dal pozzo di Tegna fino ad Avegno), zone particolarmente frequentate sia da bagnanti ticinesi che da turisti.
Potendo contare su un numero di 15/16 pattugliatori è stato possibile garantire un servizio a favore della prevenzione attivo per sette ore al giorno, sette giorni la settimana in entrambi i luoghi. La formazione dei pattugliatori, perlopiù studenti, viene eseguita dalla Sezione lacuale della Polizia cantonale, che spiega loro come e quando intervenire, illustrando altresì le peculiarità delle rispettive zone d’impiego.
In un video realizzato dal Servizio dell’informazione e della comunicazione del Consiglio di Stato e dal Servizio multimedia del Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD) viene mostrato il lavoro svolto da due pattugliatrici, raccogliendo le loro impressioni, nonché mostrando gli strumenti del proprio lavoro.
La presenza dei pattugliatori, essenziale in queste zone che possono presentare situazioni di pericolo, è reso possibile dai numerosi partner della Commissione “Acque sicure” tra cui, oltre alla citata Sezione lacuale della Polizia cantonale, figurano l’Organizzazione turistica regionale Lago Maggiore e Valli, il Gruppo sub Verzasca, nonché diversi privati cittadini che collaborano per garantire adeguate sistemazioni logistiche in prossimità dei luoghi in cui sono attivi i pattugliatori.