Il corteo degli autogestiti si sta svolgendo in maniera pacifica. 250 i poliziotti impiegati, alcuni provenienti perfino da Ginevra
LUGANO – “Contro il nulla che avanza. L’autogestione è speranza”. “Io voglio l’isola che non c’è”. “Autogestione contro ogni oppressione”. “AutoderminAzione”. “Le frontiere uccidono”. Sono solo alcuni esempi degli striscioni che questo pomeriggio hanno sfilato per le vie – tranne quelle offlimits – di Lugano nell’ambito dell’attesa manifestazione organizzata dai “molinari” dal nome “riprendiamoci la città”.
Al corteo degli autogestiti hanno partecipato almeno 800 persone, provenienti da altri Cantoni della Svizzera e anche dall’Italia. La voce dell’autogestione torna così lungo le strade dopo 17 anni dall’ultima volta.
Stando a nostre informazioni, ammonta a 250 il numero di agenti di polizia – arrivati perfino da Ginevra – impiegati per garantire ordine e sicurezza durante la giornata. Una giornata che si concluderà con l’arrivo del corteo in piazza Molino Nuovo, dove sono previsti degli spettacoli e una cena popolare.
La manifestazione, va detto, sta proseguendo in modo pacifico e nel pieno rispetto della cosiddetta “zona rossa”, dei luoghi della Città in cui il corteo non potrà sfilare per non intrecciarsi con altri eventi in programma a Lugano.
Tuttavia, secondo le autorità il numero dei manifestanti non supererebbe quota 500.