Willi Weber si sfoga: "Non posso vederlo né sapere come sta. Ma sono convinto che guarirà". La moglie del sette volte iridato: "È nelle migliori mani, stiamo facendo il possibile"
GERMANIA – Come sta Michael Schumacher? Nelle scorse settimane è rimbalzata in rete le notizia che l’ex campione di Formula 1 fosse cosciente e in ripresa. Notizia mai confermata né smentita dalla famiglia del campione tedesco. La linea rigida imposta dalla moglie Corinna continua e su questo ha avuto qualcosa da dire Willi Weber, ex manager di ‘Schumi’.
“Non sono – dice in un’intervista a Kolner Express – mai riuscito ad andare a trovarlo. Il tutto perché Corinna lo vieta. Non so realmente come sta, non ho notizie dei suoi progressi”.
“Mi piacerebbe – continua – stringerli la mano o anche solo sapere come sta, in che stato di salute si trova. Temo che Corinna mantenga questo riserbo per paura che la gente a lui vicina capisca la gravità della situazione e ne parli pubblicamente”. Il muro eretto dalla moglie di Schumacher non scoraggia l’ex manager. “Sono convinto che lo rivedrò. È sempre stato un combattente e userà tutte le sue possibilità per guarire. Questa non può essere la fine. Io credo nella sua guarigione”.
Dalla caduta dagli sci sulla Combe de Saulire sopra Méribel, il 29 dicembre 2013, Michael Schumacher non è stato più visto in pubblico. Dopo aver passato tre mesi in coma indotto, ha trascorso anni di terapia nella sua villa di Gland, una cittadina svizzera sulle rive del lago di Ginevra. Soltanto due mesi fa, Le Parisien ha lanciato l’indiscrezione secondo la quale il sette volte campione del mondo di Formula 1 fosse stato a Parigi per una trasfusione di cellule staminali. Un dipendente del reparto cardiologia aveva assicurato che Schumacher “era nel mio reparto e posso assicurarvi che è cosciente”.
Due giorni fa, invece, la stessa Corinna è stata intervistata da un magazine tedesco. Parlando del marito si è trincerata dietro la solita privacy assicurando solo che “lui è nelle migliori mani possibili. Stiamo facendo di tutto per aiutarlo. È una sua volontà mantenere riservato lo stato di salute”.