La storia di Daniela Carrasco sta facendo il giro del mondo. Tutti vogliono sapere la verità: "È stata derubata della sua vita e vogliamo andare fino in fondo"
CILE – #Justiciapardaniela. È l'hashtag che sta spopolando in Cile dopo la morte di El Mimo. Ma chi è El Mimo? Il vero nome corrisponde a Daniela Carrasco, giovane artista di strada cilena che negli infiammati giorni delle proteste contro il Governo è stata trovata morta, impiccata a una ringhiera alla periferia di Santiago. Anzi: "Violentata, torturata, impiccata ed esposta, cadavere, come un trofeo". È quello che sostengono alcune organizzazioni umanitarie e femministe, che chiedono spiegazioni dopo che la polizia locale ha archiviato il caso come semplice "suicidio".
A far esplodere l'indignazione generale, però, ci è voluta una foto. Ma non la sua. Quella di un'altra donna che nel corso di una manifestazione si è vestita come El Mimo: trucco bianco e naso rosso a ciliegia. È così che la commozione e l'indignazione sono esplose. Ora tutti vogliono sapere la verità.
E una verità ci vuole. Perché le indagini sulla morte della Carrasco sono al centro di numerose polemiche. Le analisi del medico legale sostengono che la morte sia avvenuta per "soffocamento", causato dalla corda che la teneva legata. Ma sono in tanti a sostenere che quella corda attorno al collo l'abbia messa la polizia. Gli amici dicono di averla vista portare via dagli agenti il 19 ottobre, il giorno prima della sua morte.
"Dovete dirci chi è stato – si legge un una nota del collettivo femminista –. Ci riconosciamo come femministe e lottiamo per la vita e i diritti delle donne. Vogliamo dare a Daniele un po' di dignità e non lasciare passare inosservato il suo omicidio. È stata derubata della sua vita e noi vogliamo andare fino in fondo".