CRONACA
L'alcool, la depressione, le foto insieme prima della lite. Parlano gli amici del 35enne morto a Viganello
La vittima di Viganello e uno dei due aggressori avevano postato una foto insieme sui social poco prima dell'accaduto, ma due settimane prima un loro litigio era già stato sedato dalla Polizia
TiPress

VIGANELLO - A parlare sono gli amici delle persone coinvolte nel delitto di Viganello. C’è incredulità, come sempre quando qualcuno che si conosce finisce in prima pagina per essere la vittima o l’omicida.

Tanto più che la vittima e uno dei due accusati avevano postato una foto assieme sui social, poco prima della morte del 35enne. Non sembrano arrabbiati, eppure già qualche settimana prima avevano litigato ed erano stati divisi dalla Polizia. Questa volta come si sa è finita male: i due hanno cominciato un litigio, poi terminato nella stanza della pensione del 35enne. L’altro, austriaco, dopo sarebbe tornato di sotto a bere.

Secondo un’amica della vittima, che ha parlato a Teleticino, il 35enne era un po’ brillo, spintonava alcune persone, l’altro, pure lui ubriaco, gli ha detto di smetterla. E tutto è degenerato. Secondo nostre informazioni, comunque, dietro potrebbe esserci un risentimento latente, un regolamento dei conti.

“Lui purtroppo si è buttato sull’alcol: non aveva un lavoro, probabilmente era anche depresso. Cos’è che ha detto? Mi sento un relitto, qualcosa del genere. Mi dispiace”, ha spiegato l’amica, affranta, parlando anche della ragazza del 35enne, con cui avevano litigi ma si volevano ancora bene.

E sui social spunta la dedica di una donna, che ci ha raccontato essere stata l'amore della vittima quando erano adolescenti. “Spero di non conoscerlo, dicevo questa mattina”, ha scritto. “E poi.. la bastonata… eh già perché mai mi sarei aspettata che saresti stato proprio tu a volare in cielo. Saremo sempre collegati con i nostri tatuaggi… Perché sì, eri un grande ricordo e lo sarai per sempre”.

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