Il duo comico apre la nuova stagione del Teatro di Locarno sabato 18 e domenica 19 gennaio. Con loro altri cinque attori dalla consumata esperienza
LOCARNO – Sabato 18 gennaio (ore 20.30) e domenica 19 (ore 15.00), riprende la stagione di prosa del Teatro di Locarno con Ale & Franz sul palco in compagnia di altri cinque attori. Dimenticate la panchina, con Ale (Alessandro Besentini) quello che legge il giornale e fa battute al vetriolo e lo stralunato Franz (Francesco Villa) e immaginateli su un palcoscenico ad interpretare Giulietta e Romeo.
Insieme a loro, cinque attori dalla consumata esperienza, comici girovaghi che si presentano al pubblico per interpretare "La dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo" secondo il più autentico spirito del teatro inglese. Un autentico tributo a Shakespeare e all'amore tragico, riscritto da un grande del teatro italiano, Leo Muscato che firma drammaturgia e regia.
Romeo e Giulietta. Nati sotto contraria stella, è infatti uno spettacolo in puro stile elisabettiano, così come sempre immaginato Shakespeare al Globe: tutti attori maschi, le donne in scena non erano ammesse, grande spazio ai doppi sensi e al divertimento anche nel caso di una tragedia che alla fine ti spezza il cuore, sempre. Il testo è un pre-testo per l'improvvisazione, così come accadeva nel tardo Cinquecento. Ad inizio spettacolo, sono gli attori stessi, in proscenio, ad annunciare lo spirito della messa in scena: massacrare il testo.
Il gioco di parole tra play, giocare e rendere sacro è dunque una dichiarazione d'intenti, che riesce a regalare a dispetto del tema che vorrebbe massima serietà, un'ora e quaranta di comicità e umorismo compiutamente tragici. Ale è Giulietta, in vaporoso tutù bianco e Franz è il bel Romeo. Sulla scena mettono in campo tutta la loro capacità di divertirsi e divertire tuttavia il risultato è inatteso. Il ruvido Ale è una commovente Giulietta, tenera e naif quanto ci si aspetta da una ragazzina mentre il bel Romeo, Franz, è impetuoso come ci si attende dal suo personaggio di giovane innamorato.
Il copione elisabettiano ovviamente esige un cast di comici trasformisti e Muscato mette insieme un gruppo di attori di grandissimo talento a cominciare da Paolo Graziosi, classe 1940, che ebbe un folgorante debutto nel 1964 nel Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, nel ruolo di Mercuzio proseguendo con Eugenio Allegri affiancati da Marco Gobetti e Marco Zannoni e accompagnati da Roberto Zanisi, musica e canto dello spettacolo.
Il tempo corre veloce e non ci sono momenti in cui il ritmo cala. Il pubblico si diverte e si gode la poesia pura che solo Shakespeare sa mettere a disposizione delle sue creature. La storia di Giulietta e Romeo vince su tutto. In un modo o nell'altro, questi comici che non sono più giovani (ma bravi e sapienti del loro mestiere), riescono a raccontare la storia dei giovani amanti di Verona nati sotto contraria stella. La loro studiata goffaggine, la bravura con cui si passano le battute, la gestualità con cui usano e trasformano gli oggetti di scena, e l'impeccabile rispetto l'uno dell'altro, incastonati nell'incalzante gioco di malintesi che fa precipitare degli eventi, regalano al pubblico uno spettacolo intelligente e ironico, fedele al testo e allo spirito del tempo che non è poi così diverso dal nostro.