Il giornalista Alessandro Maestrini: "Non riuscivo a credere a quello che stavo vedendo. Qualcuno raccontava di aver visto il volto di Zanardi devastato"
SIENA – Alt. Alex Zanardi non stava usando il cellulare al momento del terribile incidente avvenuto venerdì (vedi articoli suggeriti). Nella giornata di ieri – come riferito dai media italiani – sembrava prendere piede l’ipotesi che l’ex pilota di Formula 1 stesse usando il telefonino per riprendere il panorama prima del tragico impatto contro il camion. Ma così non sarebbe. Ne è sicuro Alessandro Maestrini, giornalista di Perugia che ha immortalato la terribile scena, ora nelle mani dei magistrati.
Intervistato dal Corriere della Sera, Maestrini dice di “non aver avuto il coraggio di riguardare quel filmato. Lì ci sono le urla di Alex, disperate e strazianti, sconnesse e poi soffocate. Ma Alex non stava usando lo smartphone. Ne ho la piena certezza. Lo aveva fatto pochi minuti prima, in assoluta sicurezza e a una velocità ridotta, ma non nel momento dell’incidente”.
E poi? “Poi – spiega al quotidiano –, lo aveva riposto nell’alloggiamento di sicurezza. È da lì che lo hanno prelevato i Carabinieri al momento del sequestro”.
L’impatto tra l’handbike di Zanardi e il camion “è stato inevitabile. Ma l’autista non ha alcuna responsabilità. Stava procedendo lentamente nella sua corsia. Alex ha perso il controllo dopo una curva a destra...”. Maestrini aggiunge dettagli da brividi. “Non riuscivo a credere a quello che stavo vedendo. Ho provato a concentrarmi nel chiamare i soccorsi, ma il telefono mi è stato strappato di mano da un medico che urlava all’ambulanza “muovetevi, questo muore, questo muore”.
“C’era chi piangeva disperato – continua –, chi urlava e chi cercava di soccorrere Alex. Qualcuno raccontava di aver visto il volto di Zanardi devastato...”.