Il figlio racconta delle condizioni del padre: "Non è più in pericolo ed è già un passo avanti. Davanti a noi, però, c'è una strada lunghissima"
ITALIA – A Niccolò Zanardi brillano gli occhi. Un po’ per la commozione, un po’ per la stanchezza e un po’ perché, in fondo, si intravede la luce in fondo al tunnel. Quando parla del padre, Niccolò (21anni) gonfia il petto. Sa che parla di un atleta capace di unire tutta Italia. Lo ha fatto ancora in occasione del terribile incidente di solo un mese fa. Zanardi, ieri, è stato trasferito in un centro di riabilitazione.
“Non è più – racconta il figlio al Corriere della Sera – in pericolo di morte. Ed è già un passo avanti. Ci vorrà del tempo, ma i segnali sono incoraggianti. Papà sta bene. Le notizie sono positive. È passato solo un mese da quell’incidente e papà è già in riabilitazione”.
E ancora: “La sua forza ed energia continuano a stupirmi. Noi gli parliamo, adesso che non è più sedato. Ora noi familiari gli diamo stimoli affettivi, i medici quelli neurologici. Avrà problemi di vista? Non lo so. Ma è la cosa che ci preoccupa di meno. Davanti a noi c’è una strada lunghissima, ma finalmente è in discesa”.
Niccolò non ha dubbi: “Alex ce la farà, se sono sicuro. Ce la farà anche questa volta. Io sono fiducioso e lo è anche mia mamma”.