CRONACA
Una ticinese alla conquista del Tour de Suisse 2020: nemmeno il Covid ferma la 'Dama Celeste'
Il virus ha stravolto i programmi di Valentina Tanzi, ma non la sua voglia di pedalare in giro per la Svizzera. "Così ho riadattato 'Yes, I can..."

TICINO – L’ultracycler ticinese Valentina Tanzi, meglio nota come 'Dama Celeste', dopo aver percorso l'anno scorso i deserti americani in sella alla sua bici da corsa - 3a donna assoluta nella durissima Race Across The West - quest'anno, con il suo progetto "Yes, I can!", voleva pedalare tutti e tre i Grand Tours dei ciclisti professionisti, ossia il Giro d'Italia, il Tour de France e La Vuelta, proprio il giorno prima degli uomini.

Non lo faceva solo per sfidare se stessa, ma anche per dimostrare che anche una donna può farlo: infatti, le donne professioniste non hanno queste competizioni di tre settimane come i loro colleghi maschi, ma una versione più breve della gara a tappe italiana (10 giorni) e un unico giorno in Francia e in Spagna. Con "Yes, I can!", Valentina vuole "combattere pure gli stereotipi e le disuguaglianze che vive come donna sulla sua pelle in qualsiasi ambito (dal lavoro alla bici appunto): magari riesce ad inspirare anche altre donne a spingersi oltre ciò che loro o gli altri pensino siano i loro limiti".

Maledetto Covid

O almeno, quanto avete potuto leggere poche righe sopra era il suo piano prima del diffondersi del Covid-19, ma...il virus non l'ha fermata negli allenamenti e, come se fosse un inconveniente sopraggiunto in gara, ha adattato "Yes, I can!" all'attuale situazione, rinviando la versione integrale al 2021, quando La Vuelta non si accavallerà in calendario al Giro d'Italia.

Vista pure la grande incertezza legata al virus che al momento regna (probabilmente quest'anno riuscirà a fare "solo" il Tour de France e La Vuelta), e avendo praticamente l'estate libera (in teoria, secondo il calendario "pre Covid-19", avrebbe già completato il Giro d'Italia e quasi terminato il Tour de France), ha pensato di pedalare nel frattempo il Tour de Suisse, che quest'anno non avrà luogo. "Purtroppo – spiega – non ho potuto tener fede all'idea di "Yes, I can!", cioè di pedalare il giorno precedente a quello ufficiale, perché i passi in quella data non erano ancora tutti aperti. Complessivamente durante le 8 tappe pedalerò 1'065,9 km per un dislivello positivo di 18'349 m".

Chiunque volesse pedalare (rispettando le norme legate al Covid-19) e/o seguirla dal vivo (cercate sempre un casco celeste ndr) o sostenerla unicamente virtualmente, trova maggiori dettagli nella sezione del suo sito dedicata alla nuova avventura.

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