Il Consiglio del pubblico loda 'Storie': "Non è una trasmissione di inchiesta né di approfondimento, ma uno spazio che invita il telespettatore al ricordo e alla riflessione, anche intima"
COMANO – Il Consiglio del pubblico della CORSI prende posizione su un servizio trasmesso nella puntata di Falò del 4 giugno ‘Lugano, città del futuro’, esprimendo la sua contrarietà in merito all’approccio adottato. “Dopo una prima parte della puntata, interessante e ben approfondita, supportata anche dal bel reportage “Un’estate senz’anima”, il servizio in questione ha suscitato parecchie perplessità per la modalità narrativa scelta. I responsabili della trasmissione hanno infatti deciso di analizzare la situazione architettonica e urbanistica della città affidando l’esercizio a un'unica persona per circa 40 minuti, senza il coinvolgimento di altri specialisti, quali architetti e urbanisti. Aver affidato la trattazione di un tema di tale importanza e interesse alla sola voce di un attore economico del settore è, secondo il CP, “un errore, che ha mortificato il dibattito, la pluralità di idee e, soprattutto, la qualità dell’analisi. Peccato, in quanto Falò è solitamente un ottimo programma televisivo”.
“Il CP ha discusso con i vertici dell’azienda RSI il monitoraggio condotto su Storie, trasmissione televisiva intelligente, piacevole, intrigante e originale (ad eccezione della scenografia, che andrebbe ripensata). I documentari presentati sono in generale di ottima fattura. I temi sono vari, così come molteplici sono gli approcci scelti di volta in volta dagli autori. Anche per questo il programma ha la capacità di tenere sempre alta l’attenzione del suo pubblico. Storie non è una trasmissione di inchiesta né di approfondimento, ma uno spazio che invita il telespettatore al ricordo e alla riflessione, anche intima. Inoltre, visto il profilo spesso elevato degli ospiti in studio, il CP invita i produttori a valutare una scaletta che permetta di dilatare la parte dedicata alla discussione per approfittare delle qualità e del sapere che gli ospiti spesso sanno offrire ai telespettatori”.
“Il CP – recita ha fatto le prime scelte per quanto concerne i monitoraggi 2020, optando per Filo diretto, Tempi moderni, Telegiornale, Millevoci, Cronache della Svizzera italiana, Laser, RSI News, e per un’analisi generale e trasversale della programmazione della RSI durante il periodo di confinamento. Quest’ultimo monitoraggio sarà discusso e confrontato con quelli redatti dalle altre unità aziendali nel mese di ottobre a Berna”.