Tre persone, due 18enni e un 29enne (poi arrestate anche due complici), minacciarono e si fecero consegnare del denaro da due giovani a Lugano. La Polizia ha scoperto che poco prima hanno messo in scena lo stesso copione ai danni di due minorenni
LUGANO - Con riferimento alla rapina avvenuta la sera del 28 agosto in via Bossi a Lugano (ecco cos'era successo), il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che nell'ambito degli accertamenti è venuto alla luce un secondo episodio a carico delle persone finite in detenzione.
Ad essere presi di mira, nelle ore precedenti gli arresti, sono stati questa volta due minorenni, costretti con la forza a consegnare del denaro contante nell'area del quartiere Maghetti.
Come si ricorderà le principali imputazioni, promosse a vario titolo e a seconda dei ruoli, dal Sostituto Procuratore generale Nicola Respini sono quelle di rapina, contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, entrata e soggiorno illegale.
Alla luce degli ultimi sviluppi dell'inchiesta, non si esclude ora che ulteriori rapine possano essere state commesse dagli imputati. Si invitano pertanto eventuali vittime che non hanno ancora sporto denuncia (anche per casi tentati e fortunatamente non riusciti) a contattare la Polizia cantonale allo 0848 25 55 55.