"Salutiamo positivamente il fatto che non sia stato riscontrato alcun reato di natura penale e che dunque il nostro agire è avvenuto all'interno di un quadro di legalità", ha detto il comandante
BELLINZONA - La Polizia Cantonale è stata criticata in modo indiretto nella sentenza che spiega il decreto di abbandono firmato da Andrea Pagani per la vicenda dell'ex Macello. A quanto pare, il passare dal demolire solo il tetto al radere al suolo tutto lo stabile è accaduto a causa di una "improvvisazione comunicativa" da parte di chi era sul territorio.
Il CdT ha sollecitato Matteo Cocchi su una possibile inchiesta interna per capire cosa sia andato male, ma la risposta è stata netta: non si indagherà.
Anzi, c'è soddisfazione. "La Polizia cantonale saluta positivamente la chiusura dell’inchiesta penale relativa ai fatti avvenuti a Lugano nel corso dell’operazione del 29 maggio. In particolare siamo confortati dal fatto che nessun reato di natura penale sia stato riscontrato e pertanto il nostro agire è avvenuto all’interno di un quadro di legalità, come è doveroso che sia", ha detto il comandante.