Rispetto allo scorso anno i casi però sono diminuiti di circa il 25%. Nella lista anche sonniferi e tranquillanti, ormoni, spray nasali e lassativi. Swissmedic mette in guardia: "Enorme rischio per la salute"
BERNA - Su incarico dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic, lo scorso anno l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha confiscato 6793 spedizioni contenenti agenti terapeutici importati illegalmente. Si tratta di oltre un quarto in meno rispetto all’anno precedente e di circa lo stesso numero di spedizioni del primo anno della pandemia di COVID-19. Ancora una volta i medicamenti importati illegalmente con maggiore frequenza sono gli stimolanti per l’erezione, seguiti da sonniferi e tranquillanti, ormoni (incl. melatonina), spray nasali e lassativi.
I medicamenti illegali spesso non contengono principi attivi o hanno principi attivi falsamente dichiarati ed eventualmente additivi nocivi. Chi acquista medicamenti da fonti dubbie mette in pericolo la propria salute e favorisce fornitori criminali. Per assumere in modo sicuro medicamenti soggetti all’obbligo di prescrizione medica serve una consulenza specialistica personale: Swissmedic sconsiglia in particolare gli acquisti presso gli Internet shop che propongono, senza ricetta, medicamenti soggetti a prescrizione.
Per oltre il 90% (6263 su 6793) delle spedizioni illegali di medicamenti confiscate ha potuto essere applicata la procedura semplificata, introdotta definitivamente nel 2019, e i medicamenti in questione sono stati distrutti.
Swissmedic ha inoltre avviato 214 procedure amministrative ordinarie con pene pecuniarie. In 78 di questi casi si trattava di ordinazioni che erano state ripetute da persone dopo una procedura semplificata. La divisione Diritto penale di Swissmedic ha trattato 34 procedure penali amministrative a causa di importazioni illegali di medicamenti e ha trasferito ai Ministeri pubblici cantonali competenti altri 75 casi concernenti stupefacenti e altri medicamenti («spedizioni miste»). Lo stesso Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha avviato 22 procedimenti penali e ha sporto denuncia alle autorità cantonali competenti in 185 casi di importazioni illegali di medicamenti contenenti stupefacenti.
Chi ordina e assume medicamenti tramite offerte non controllate su Internet o sui canali dei social media corre un enorme rischio per la salute. Tali preparati sono quasi sempre spediti senza scatola e senza informazioni sul medicamento (foglietto illustrativo), possono avere un dosaggio errato o contenere ingredienti non dichiarati pericolosi per la salute e non valgono certo il presunto risparmio sui costi. Per i medicamenti soggetti a prescrizione medica deve essere sempre il medico a valutare se e per quanto tempo sia indicato assumerli.