L'hanno promossa Matteo Quadranti, Lorenzo Pianezzi e Raffaele Bortolotti, convinti che in Ticino si dia troppa poca importanza al contributo storico di personaggi come Borromini e Maderno
di Matteo Quadranti, Lorenzo Pianezzi, Raffaele Bortolotti*
I nostri “Borromini e Bernini”: è il titolo del film documentario uscito a metà maggio al cinema in Italia, visibile prossimamente anche su Sky Arte. Il docu-film del regista Giovanni Troilo, racconta la rivalità tra i due geni che hanno reso eterna la città di Roma con le loro meravigliose opere d’arte Barocca.
"Chiese, palazzi e fontane realizzati da un Borromini troppo avanti per la sua epoca", è il commento del giornalista Filippo Guardascione in un articolo apparso sul diario romano, "dove tutta l’attenzione", aggiunge, "è rivolta al Borromini mentre il Bernini ne esce un po' come un macchinatore più preoccupato a sbarrare la strada al suo rivale".
Il documentario descrive in modo magistrale come quegli anni del ‘600 siano stati fondamentali per lo sviluppo artistico di Roma. La rivalità tra il Bernini e Borromini viene espressa e vissuta con particolare attenzione esaltandone le diversità caratteriali e artistiche. Alle vicende romane partecipa anche l’altro ticinese Carlo Maderno quando dirigeva a quei tempi la Fabbrica di San Pietro. Orbene i protagonisti storici del film sono nati sulle sponde del nostro lago Ceresio, a Bissone e Capolago. Quindi dei ticinesi che paradossalmente si fatica a voler riconoscere, valorizzare e promuovere in Ticino per la loro e nostra storia, cultura e turismo. “Nessuno è profeta in patria” dice un motto.
L’associazione “Barocco Galleggiante” è nata creando un progetto turistico-culturale che vuol far rivivere le importanti opere dei grandi protagonisti del film, con l’intento di promuovere la memoria storica dello spettatore e del turista permettendogli di calarsi in quel secolo e vivere l’esperienza creativa del momento grazie anche alla realtà virtuale o aumentata. Rievocare le grandi opere dei noti architetti è l’obiettivo di “Barocco Galleggiante” che intende mostrare, nei rispettivi luoghi di nascita degli autori, la testimonianza storica di una regione ricca di arte e bellezza, un vero e proprio patrimonio culturale dell’umanità di cui come ticinesi dovremmo andar fieri.
È una riflessione sul nostro passato da riscoprire che trova nuovi stimoli e incentivi per scrivere e promuovere la storia della nostra regione usando le sponde del nostro lago come museo. Il Barocco Galleggiante, con questo progetto, ha unito la storia col presente proiettandola nel futuro tassello turistico-culturale del paese. L’idea necessita però, per essere realizzata, di investimenti pubblici e privati.
*Associazione Barocco Galleggiante