Il Maestro aveva parlato di presunte irregolarità per la nomina della Direzione dell'Orchestra. La replica: "Abbiamo sentiti una selezione di candidati. La sua candidatura sarebbe stata benaccetta". E lui risponde al vetriolo
LUGANO - Non è stato un concorso "farlocco" e una serie di candidati sono stati ascoltati in audizione, facendo poi i complimenti all'OSI per la trasparenza e il modus operandi. La candidatura di Fasolis, per contro, sebbene non sollecitata dal 90% dei musicisti, sarebbe stata gradita. L'Orchestra della Svizzera Italiana, con una nota a firma del presidente del CdF Mario Postizzi, replica a Diego Fasolis.
Quest'ultimo aveva scritto su Facebook ricordando una sua intervista al Corriere del Ticino dove chiedeva trasparenza. "Negli scorsi giorni mi hanno scritto e telefonato un certo numero di candidati di peso. Pare che nessuno di loro sia stato mai sentito. Io avevo risposto alla domanda della maggioranza dell’orchestra (90%) per aiutare con la mia esperienza una transizione importante per il Paese verso la Città della Musica. L’unico direttore musicale e artistico di fama mondiale ticinese, titolare degli altri due complessi professionali attivi nel Paese, che ha diretto l’OSI durante 30 anni, non meritava di essere almeno ascoltato dalla commissione?", aveva proseguito.
"Il bando di concorso era chiarissimo e indicava un sovrintendente con esperienze e relazioni di alto livello internazionale. Se si ricevono 70 candidature il minimo è fare una selezione e poi ascoltare una quindicina di candidati. Impensabile che un profilo come il mio e di altre persone di esperienza e gran peso non generi un incontro. La verità potrebbe essere che, come si era fatto con Weidmann, si individui una soluzione e poi non si faccia o si faccia un concorso “farlocco” per poi andare alla soluzione già immaginata. Dividere il compito in due persone richiede formalmente la chiusura del concorso e la riapertura di due concorsi per le due nuove posizioni", e poi: "Se questi sono i metodi e le visioni dell’ avvocato Postizzi, non oso immaginare quale nuovo direttore musicale e quali destini incerti si possano prospettare per gli artisti dell’OSI e per le cittadine e i cittadini che pagano tasse e canone. Considerato che nessuno della triade che ha deciso ha la benché minima competenza o preparazione musicale chiedo ai miei concittadini se sarebbe felici di farsi operare da un primario di chirurgia scelto da tre architetti paesaggisti… Ai grandi Finanziatori Stato, RSI, Comune di Lugano va bene questo metodo? Io sono ormai nella terza età, non devo nulla e non mi aspetto nulla da nessuno se non un po’ di rispetto che in questo e altri casi è mancato. Si dice che il direttore d’orchestra diventi interessante dopo i 60 e i più grandi attivi sono ultra ottantenni…. Il futuro è per me roseo".
Le precisazioni dell'OSI vogliono specificare alcuni punti e ritengono "imprecise, inopportune e non corrispondenti ai fatti" le affermazioni del Maestro.
"Il Consiglio di Fondazione (nel quale siedono tra l’altro gli enti pubblici finanziatori dell’Orchestra, l’Associazione degli Amici dell’OSI, altri finanziatori privati, nonché la rappresentante dei musicisti) ha incaricato il Comitato direttivo FOSI di disciplinare la procedura di concorso per la nomina della nuova Direzione artistica e amministrativa. La selezione dei candidati è stata oggetto di un intenso quanto preciso lavoro. Beninteso, il processo è stato sostenuto da numerose referenze ed approfondimenti. Nel corso della selezione sono stati naturalmente invitati per dei colloqui personali i candidati selezionati. Tutti i candidati personalmente incontrati, tra cui alcuni con passaporto internazionale, una volta informati della decisione finale hanno spontaneamente ringraziato e fatto risaltare un’ottima interazione nei vari scambi con il Comitato direttivo FOSI", si legge.
" Il Comitato Direttivo FOSI ha presentato la proposta di nomina della Direzione artistica e amministrativa al Consiglio di Fondazione. Quest’ultimo ha condiviso la proposta senza alcuna opposizione, con decisione di nomina. In fase immediatamente successiva i Musicisti (inclusa la Commissione del personale e artistica) e il Direttore principale dell’OSI sono stati correttamente informati in merito a tutto il processo di selezione, in parallelo all’uscita del comunicato stampa relativo alla nomina, nel rispetto del dovere di riservatezza delle persone che si sono candidate" e dunque "non corrisponde assolutamente al vero che si sia trattato di un concorso “farlocco” come sostiene Diego Fasolis. I nuovi direttori infine nominati si sono infatti candidati regolarmente al concorso, senza sollecitazione alcuna, verso fine febbraio".
Per quanto concerne Fasolis stesso, "corrisponde a verità che la sua candidatura sarebbe stata la benvenuta dal punto di vista dell’Orchestra, così come quella di qualsivoglia altro candidata o candidato. Non corrisponde invece assolutamente al vero che il 90% dei musicisti dell’OSI abbia sollecitato Diego Fasolis a candidarsi quale Direttore della FOSI".
E sul futuro: "La FOSI continuerà a perseguire, nella continuità e nella qualità del lavoro dell’Orchestra, tutti gli obiettivi condivisi dal Consiglio di Fondazione, così da garantire l’importante valore culturale dell’OSI anche negli anni a venire".
"Tanto ci obbligava per evitare malintesi in seno all’opinione pubblica, in particolare in relazione alle scorrette affermazioni, e alle insinuazioni ad esse legate, espresse pubblicamente da Diego Fasolis. Semplicemente per il bene della FOSI e delle Professoresse e dei Professori d’Orchestra, nel rispetto della Direzione artistica e amministrativa nominata e infine dell’ammirazione che i sostenitori e l’opinione pubblica hanno nei confronti dell’Orchestra", termina la nota.
A cui Fasolis ha già replicato con una nuova serie di post. "Care Amiche e Amici della Musica, mi giunge un comunicato stampa della FOSI che sostiene essere le mie affermazioni 'imprecise, inopportune e non corrispondenti ai fatti'. In verità le mie affermazioni (lo ammetto …un po’ colorite per addolcire l’inca--atura) corrispondono invece al vero. Sono stato sollecitato a candidarmi dall’orchestra a larghissima maggioranza. Ho i messaggi e i nomi dei musicisti che non faccio a loro protezione. Il concorso è farlocco perché le persone di grande profilo internazionale non sono state sentite (cito solo Fasolis, Di Gennaro, Gavazzeni). Non far conoscere i candidati per una posizione finanziata da denaro pubblico è contro la buona usanza e creanza. Dal punto di vista legale un concorso con indicazione precisa del ruolo di una sola persona non può essere diviso tra due. Ma vedremo eventualmente cosa potrà dire il tribunale in proposito. L’abuso è talmente grave che i miei interventi non sono solo opportuni ma doverosi. Nei prossimi post aggiungerò alcune prese di posizione autorevoli sulla questione".
Riporta inoltre l'email di un candidato che spiega di aver inoltrato la sua disponibilità e di non essere mai stato contattato dall'OSI. Si tratta per Fasolis di "uno dei candidati più qualificati che avrebbero potuto dare una svolta positiva e un orizzonte di crescita straordinario all’OSI. E mi arrivano in continuazione messaggi simili. Ma per oggi mi concentro su Norma all’Opéra de Lusanne…".
E aggiunge: "Non avrei mai perso tempo ed energie per ritrovarmi poi trombato se non credessi di fare un dovere di servizio pubblico che è il fondamento professionale della mia vita…", auspicando ancora "trasparenza! Nomi delle Candidate e Candidati. Numero di incontri. E comunque sdoppiare il ruolo con pur ottimi collaboratori interni non è una procedura plausibile e nemmeno utile a loro…".