L’ex vicesindaco, oggi agente generale della Mobiliare: “La natura cooperativa della nostra compagnia facilita la vicinanza al territorio e alle istituzioni locali”
LUGANO - La Città di Lugano ha ricevuto nelle scorse settimane da Mobiliare Svizzera un sistema anti-esondazione mobile del valore di 450mila franchi (LEGGI QUI). L’apparecchiatura servirà ai pompieri come complemento dei mezzi di cui già dispongono per proteggere dalle inondazioni infrastrutture ed edifici a rischio, non solo a Lugano ma in tutta la regione. Il cassone mobile è dotato di 400 metri di dighe, che si possono riempire d’aria o acqua per contenere lago e corsi d’acqua.
“L’iniziativa - spiega Michele Bertini, ex vicesindaco e oggi agente generale della Mobiliare di Lugano - rientra in un progetto nazionale che la nostra compagnia porta avanti da tempo. Nel 2019, per esempio, un analogo sistema è stato consegnato alla Città di Locarno. L’attribuzione di queste strutture mobili avviene sulla base di accurate analisi di rischio effettuate in collaborazione con un istituto dell’Università di Berna che si occupa di prevenzione legata agli eventi naturali estremi. Quindi, le città non vengono scelte a caso: la regione del Luganese risulta nella mappa dei rischi stilata a livello nazionale una di quelle dove avrebbe avuto senso mettere a disposizione questa struttura”.
Però Lugano è il Comune di cui Bertini è stato non solo vicesindaco ma anche responsabile del Dicastero sicurezza. La cerimonia di consegna del sistema anti-esondazione è stata dunque per lui un momento speciale. “Quando ho visto che Lugano figurava nella mappa delle località a rischio, ho deciso di impegnarmi coinvolgendo il Municipio e i pompieri e facendo tutti i necessari passi formali – afferma -. Considerato il costo della struttura, è stata anche necessaria l’approvazione della donazione da parte del Consiglio comunale. È ovvio che mi ha fatto particolarmente piacere poter unire la mia attività professionale attuale con il mio passato impegno politico. È stato un bel momento, dal profilo personale, poter consegnare ai pompieri un sistema altamente performante che potrà essere molto utile in caso di future esondazioni. Starà a loro decidere come, quando e dove usarlo”.
Per le assicurazioni, conclude Michele Bertini, “vale il principio che è meglio prevenire i danni che pagarli, e sappiamo che gli eventi naturali provocano ingenti costi, non solo alle compagnie ma anche ai comuni e ai privati. Mobiliare, essendo una società cooperativa e al cento per cento svizzera, ha una particolare sensibilità per iniziative in favore della comunità, e in questo ambito si inserisce anche il progetto dei sistemi anti-esondazione. La natura cooperativa, infatti, facilita la vicinanza al territorio e alle istituzioni locali”.