Da quando i treni sono deviati sulla vecchia linea del Gottardo, i tempi di percorrenza tra Lugano e l'arco Lemanico si sono allungati, per cui l'Associazione aveva contattato il Municipio di Lugano per chiedergli di contattare Swiss
LUGANO - Era stata inviata come provocazione, con la speranza però che potesse in un certo senso muovere le acque e far ripristinare almeno momentaneamente i voli da Lugano per Ginevra e per Zurigo, ma non sarà così. Niente da fare, insomma, per ASPASI, che si è vista dire da Swiss che non c'è possibilità di garantire il servizio dall'aeroporto di Agno, nemmeno ora che la galleria del Gottardo è inagibile e il traffico viene deviato sulla vecchia linea.
Secondo l’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana (ASPASI), impiegare sei ore per raggiungere l'arco Lemanico, senza la possibilità di lavorare in treno dato che la linea Internet va e viene, penalizzerebbe il Ticino. Ha dunque scritto al Municipio di Lugano chiedendogli di contattare Swiss, che sino al 2019 aveva garantito i voli di linea, "affinché ristabilisca almeno in via temporanea un collegamento di linea “shuttle” con lo scalo di Lugano-Agno".
Contattata dal CdT, la compagnia aerea ha spiegato che non è fattibile. Peraltro, i collegamenti erano garantiti da alcuni cosiddetti partner di wetlease, ovvero un partner che metteva a disposizione aerei e personali. Al momento, "Swiss non sta lavorando con nessun fornitore che possa rilevare queste rotte".
Anzi, la compagnia offre la possibilità a chi viaggia da Lugano a Zurigo e lì si imbarca su un volo di comprare un biglietto combinato che comprenda la tratta in treno. Insomma, altro che aerei...