Secondo la donna il gruppo di ragazzi l'avrebbe colpita solo dopo che era morta. "L'hanno trovata senza vita". Le famiglie parlano di un clima da caccia alle streghe e minacce di morte
ANAGNI – Ha suscitato scalpore e indignazione il video diffuso da un gruppo di giovani sui social, dove prendono a calci una capretta uccidendola. Il fatto è accaduto durante una festa per un 18esimo compleanno in un agriturismo. Adesso la madre di uno dei ragazzi smentisce tutto: a suo dire, non l’hanno uccisa, ma l’hanno trovata già agonizzante.
Nel video, su cui stanno indagando i carabinieri, alcuni invitati avvicinano l’animale, fiducioso, la caricano su una carriola in una scatola di cartone e la lanciano da una finestra, per poi finirla a calci.
Una donna, dicendo di essere la mamma di uno dei ragazzi coinvolti, ha inviato una lettera al sito Anagnia.it, che l’ha pubblicata in modo interrale: "Buonasera, sono la mamma di un ragazzo che l’altra sera era presente a quanto accaduto nell’agriturismo di Anagni. Chiedo, per ovvi motivi, di restare anonima. In considerazione del tam-tam mediatico provocato dalle azioni riprovevoli di alcuni dei ragazzi, mi sento di fare alcune doverose precisazioni, dopo aver parlato con mio figlio (che non è uno dei ragazzi che si vedono nel video)”, si legge.
“La capretta non è morta massacrata come è stato detto dal titolare dell’agriturismo ma è stata trovata agonizzante dai ragazzi già poco dopo il loro arrivo. Finita la cena, i ragazzi sono usciti all’esterno della struttura e l’hanno trovata morta per altre cause a me sconosciute e non perché sono stati loro ad ucciderla, come invece si evincerebbe dalle immagini pubblicate dalle testate nazionali e locali. Per quanto biasimevole, censurabile ed indegno, i ragazzi l’hanno presa a calci dopo che era morta, e non prima che morisse. Un atto comunque inqualificabile ma che sovverte la versione del titolare. Non ho motivo di non credere a mio figlio. Tanto vi dovevo. Spero pubblichiate integralmente questa mia lettera", prosegue.