L'attentatore era già schedato e conosciuto alle forze dell'ordine. Soffriva di problemi psichiatrici e progettò un attentato in un centro commerciale
PARIGI - Urla "Allah Akbar" e uccide un turista che stava passeggiando, in compagnia della moglie, nei pressi della Tour Eiffel. Momenti di terrore a Parigi, dove ieri sera è andato in scena l'ennesimo attacco a mano armato al grido di "Allah Akbar". L'attentatore, che girava per strada con coltello e martello, è stato immobilizzato poco dopo e arrestato. In un video che circola in rete, l'uomo ammette di far parte dell'Isis e che voleva "vendicare i musulmani".
Già schedato
L'aggressore è conosciuto con lo status di 'S', ovvero: conosciuto alle forze dell'ordine e considerato una minaccia per la sicurezza personale. Si chiama Armand Rajabpour-Miyandoab, ha 26 anni ed era già stato arrestato perché progettava un attentato in un centro commerciale. L'attentatore soffriva di problemi psichiatrici ed era controllato dall'intelligence.
Ieri il nuovo attacco contro un innocente turista che passeggiava sul ponte di Bir Hakeim, uno dei luoghi più scenografici di Parigi. Armand Rajabpour-Miyandoab ha scagliato la sua rabbia contro un turista tedesco-filippino e la moglie, rimasta illesa e sotto choc. Pochi secondi prima, la coppia si era fotografata sorridente con la Tour Eiffel in sfondo.
Un secondo turista è stato ferito all'occhio da una martellata. Le sue condizioni sono serie. Una terza vittima francese è ricoverata in stato choc. Secondo il ministro dell'interno francese, arrivato sul posto, il terrorista gridava che "la Francia è complice di Israele a Gaza".