Nell'eterna sfida panettone vs pandoro si intrufola il "pudding". A scatenare il dibattito un lungo e critico articolo del Times
MILANO – L'eterna sfida panettone vs pandoro torna d'attualità con le imminenti festività natalizie. Ma la "battaglia" tra simboli natalizie si arricchisce con un nuovo, e inaspettato, protagonista. Nel derby di Natale si intrufola - a detta del Times - il pudding, dolce tipico della Gran Bretagna. Andiamo con ordine. A scatenare il dibattito è stato un articolo a firma di Tony Turnbull, food editor del Times. Secondo il giornalista, il panettone "è pieno di difetti. È troppo dolce, eccessivamente cotto e spesso pesante".
Insomma, per Turnbull "è buono solo quando sta per scadere. O meglio, il fascino del panettone, con le sue belle confezioni, non sta nel mangiarlo ma nel regalarlo. La soluzione migliore è il pudding". Critiche che hanno fatto parecchio discutere in Italia, dove il panettone resta il re dei lievitati.
A rispondere per le rime al giornalista britannico ci ha pensato 'sua maestà' Iginio Massari. "È una questione di palato. Il pudding può prepararlo chiunque, il panettone no. È un'opera d'arte di pasticceria che richiede studio ed esperienza. In ogni Paese ci devono essere le rispettive tradizioni locali. Il pudding è giusto che continui a essere preparato nelle case inglesi. Ciò che ha scritto il giornalista è una scemenza e denota poca conoscenza di un dolce complesso. Quanti panettoni ha mangiato Turnbull per dare un giudizio del genere?".
E ancora: "Chi e come li aveva preparati? Erano artigianali o industriali? La differenza, spesso, è abissale". Uno a uno e palla al centro.