Imprenditore ed influencer con oltre mezzo milione di follower, al secolo Ivan Errichiello, si racconta così sul suo sito web...
Il suo nome “d’arte” è Ivan Szydlik. Il suo vero nome Ivan Errichiello. Imprenditore ed influencer con oltre mezzo milione di follower su Instagram, considerato tra i cento uomini più ricchi d’Italia, è titolare di una società a Vacallo, la Six Watch, fondata alla fine dell’anno scorso 2023. Scopo: “compravendita di oggetti mobili, in particolare orologi, souvenirs, oreficeria e ogni altro prodotto commerciale, la compravendita e il noleggio di autovetture”. Ivan Errichiello è stato arrestato giovedì scorso dalla Guardia di finanza di Verbania nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura di Milano per truffa aggravata, autoriciclaggio e abusivismo finanziario.
Errichiello - che pare avere anche una casa a Lugano, e di sicuro frequenta il Ticino, visto che sui social pubblica un’utenza telefonica svizzera – secondo gli inquirenti “con la complicità del suo braccio destro, a partire dal 2019 si è reso responsabile di plurimi reati, dimostrando entrambi una particolare spregiudicatezza nel trasferimento all'estero degli ingenti profitti acquisiti”.
Oltre che in Italia, le attività illecite sarebbero state compiute in Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Serbia, Belgio, Germania e Inghilterra. Dalle indagini è pure emerso che l’influencer ha pure costituito una società e creato un ‘token’ di criptovaluta, avviando tramite la società Time & Gold un’attività abusiva di offerta al pubblico di prodotti finanziari, attraverso la promozione e il collocamento a distanza di valuta virtuale. Secondo il gip, Errichiello, che ha un precedente per bancarotta fraudolenta, e il presunto complice, che ha un precedente per truffa, “dimostravano pervicacia criminale” e una “elevata professionalità a delinquere e capacità di allargare le maglie del loro business, passando in poco tempo dal commettere la prima truffa alla creazione di società ad hoc attraverso le quali far perdere le tracce del denaro illecitamente acquisito”.
Fin qui, le accuse mosse dalla Procura di Milano. Ma andiamo a scoprire chi è Ivan Errichiello. Corpo e volto ricoperto da tatuaggi, orologi da sogno al polso, supercar, una vita dorata tra vacanze di lusso e champagne di marca, con i quali ‘battezza’ i suoi Rolex, è stato protagonista di articoli e interviste sui rotocalchi italiani, recentemente ospite della Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, e al centro, nel febbraio dello scorso anno, di una puntata “mascherata” delle Iene dove racconta i suoi stratagemmi per guadagnare somme da capogiro, che forse ha catalizzato l’attenzione degli inquirenti, che già gli stavano alle calcagna (GUARDA IL VIDEO).
Iniziamo da ciò che racconta di sé sul suo sito web.
“Mi chiamo Ivan Szydlik, sono un commerciante che opera in tutto il mondo e dal 1998 colleziono orologi. La mia passione, in verità, è nata molto tempo fa, quando un mio zio mi portava la domenica mattina ai mercatini per passare qualche ora insieme, dove era noto come appassionato collezionista di orologi. A 16 anni mi ha regalato un fantastico Patek Philippe Nautilus 3900. A quell’età, conoscendo solo Rolex come la maggior parte delle persone, non capivo il prestigio di quel regalo, ma con gli anni ho iniziato a studiare tutto l’orologio e pian piano mi sono reso conto di avere un orologio importante che ha segnato una vera e propria svolta nell’orologeria mondiale.
È stato quel regalo che mi ha fatto venire voglia di iniziare a studiare e collezionare orologi. La mia vera e pura passione, tanto che voglio trasmetterlo ai miei figli. Il più vecchio di soli 10 anni è già in grado di riconoscere marca e modello dei maggiori orologi in commercio. La mia collezione è davvero varia, dagli orologi vintage a quelli più moderni e sofisticati. Quello che per molti è un semplice orologio, per me è una combinazione di tecnologia, meccanica e storia di vita. Sono sempre alla ricerca di orologi e quindi raccolgo o scambio anche usati”.
E di sé scrive ancora sul web: “Studia Scienze delle Comunicazioni presso la IULM Milanese e negli anni Duemila, grazie all’amicizia con l’imprenditore e collezionista Fiorenzo Barindelli, inizia ad appassionarsi al mondo degli orologi. La sua passione sarà diversa dal mondo di plastica del suo mentore: ad Ivan piacciono gli orologi, ma quelli preziosi. Devono avere un valore economico: solo così potranno essere i suoi amici di polso. Alla fine del secondo decennio degli anni 2000, la sua collezione di ROLEX diventa il suo trampolino per affermare successo e popolarità. La collezione di orologi diventa importante al punto che gli vale la menzione nelle più conosciute riviste di gossip italiane.
Filantropo e imprenditore del XX secolo, nel campo dell’alta orologeria, diventerà anche un punto di riferimento per gli ultimi. Avendo da giovane provato per primo abbandono e solitudine, oggi si prodiga a piene mani nell’assistenza ai senza tetto e persone senza casa in genere oltre che ai bambini ricoverati nei vari ospedali oncologici italiani donando ogni anno importanti somme di denaro e non solo. Notizie, queste, che venivano riportate dalle più onorevoli testate giornalistiche italiane ricevendo addirittura un riconoscimento dal Comune di Milano. Questa nuova iniziativa ha incuriosito i più, tanto che una delle riviste più famose a livello internazionale, Millionaire, ha dedicato un articolo ad Ivan”.
L’uomo è considerato “il re della rivendita di orologi di lusso” e spiega ai suoi follower come comprare un orologio e rivenderlo a prezzi più alti: “Potrete investire anche voi e far fruttare il vostro denaro come faccio io. Chiunque potrà provare a cambiare la propria posizione economica e la propria vita”. Lui, alle Iene, raccontava di venderne una trentina a settimana, guadagnando circa 850 mila euro al mese. “Fatturo 15 milioni all'anno, ma non pago le tasse in Italia. In Italia fatturo poco o niente”.
Orologi di grande prestigio, dei quali però, stando alle indagini partite oltre un anno fa, pubblicava sui profili i finti annunci di vendita, incassava gli anticipi e poi spariva, senza mai consegnare gli orologi. Il tutto, secondo la Procura milanese, con la complicità di un 51.enne piemontese originario di Verbania. A questo si aggiungerebbe l’attività di compravendita delle quote di società fittizie.