Ivan Errichiello era stato arrestato in giugno per abusivismo finanziario. "Non vedo l'ora di confrontarmi con chi ha fatto dello sciacallaggio mediatico sulla mia vicenda"
MILANO - In merito all’articolo che abbiamo pubblicato il 16 giugno dal titolo “Ecco chi è Ivan Szydlik, il Re degli orologi, arrestato a Milano e con società a Vacallo” (LEGGI QUI), il protagonista della vicenda ci scrive tramite il suo avvocato, Giampaolo Marra. Szydlik, al secolo Ivan Errichiello, è un noto influencer con oltre mezzo milione di follower sui social, era stato arrestato dalla Guardia di finanza di Verbania nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura di Milano per truffa aggravata, autoriciclaggio e abusivismo finanziario. Qui di seguito il suo scritto dopo la scarcerazione.
"Sono sempre stato un apprezzato reseller nonché un influencer stimato tanto da essere conosciuto da tutti come il Re degli orologi di Lusso. La vicenda giudiziaria che fortunatamente sì è già conclusa riguarda fondamentalmente una contestazione di abusivismo finanziario che è legata a una attività che conosco poco e che ho intrapreso fidandomi dei consigli di un inadeguato collaboratore.
La permanenza in carcere, anche se devo ringraziare la Direttrice, la Comandante e il Vice Comandante del carcere di San Vittore per la gentilezza e la comprensione mostrata nei miei confronti, è stata devastante tanto da indurmi ad accettare un patteggiamento eccessivo anche per reati che non ho commesso ma che ho accettato pur di tornare a casa.
Tornerò presto alla mia attività che ho sempre svolto brillantemente e con grande successo.
Non vedo l'ora di confrontarmi con chi ha fatto dello sciacallaggio mediatico sulla mia vicenda, compresi altri noti Reseller e imprenditori di cui parlerò più avanti.
Del resto, so bene che chi come me ha un grande seguito sui social è più esposto ad attacchi calunniosi e ad enfatizzazione di qualunque affare economico che lo riguardi (la vicenda Ferragni Pandoro ne è un esempio).
Sono pronto per le nuove battaglie insieme ai miei Legali, avvocati G. Marra e S. Briatore ma questo chiarimento era necessario”.