Il presidente UDC: "L'episodio di Imane Khelif è solo l'esempio di dove ci sta portando la teoria gender"
*Dal profilo Facebook di Piero Marchesi
Tale Imane Khelif, che si considera donna anche se non lo è (si definisxe intersex), un anno fa era stato estromesso dai mondiali femminili di boxe perché gli esami medici non accertavano i requisiti per accedere alle gare femminili. Il comitato olimpico ha invece stravolto l’analisi accogliendo l’iscrizione tra le femmine. Risultato? L’avversaria, l’italiana Angela Carini, non ha retto nemmeno un minuto l’incontro per l’evidente superiorità fisica dell’avversario.
Questo episodio è solo un esempio di dove ci sta portando la teoria gender, dove uno si alza al mattino e decide di cambiare sesso perché “si sente donna o uomo” e lo fa in 5 min. Le conseguenze le possiamo vedere nello sport, ma non solo.
Le donne dovrebbero essere le prime a opporsi a queste follie alimentate dal solito politicamente corretto, ma tacciono.
In primis le associazioni femministe che per decenni hanno lottato per l’eguaglianza e i pari diritti. Tutto questo in nome del politicamente corretto?
*Presidente UDC