Il direttore dell'Eco dello Sport: "Pallone d'oro? Rodri sarebbe un degno vincitore. E sul Milan..."
LUGANO – Stasera riparte la Champions League. Sarà (anche) lo Young Boys a inaugurare la nuova formula della competizione europea più importante nella sfida a Berna contro l’Aston Villa. La nuova formula prevede la partecipazione di 36 squadre (invece di 32). La tradizionale fase a otto gironi è stata sostituita da un unico grande girone a classifica unica.
Una rivoluzione “necessaria”, ci dice il direttore dell’Eco dello Sport Luca Sciarini. “I gironi con quattro squadre erano diventati prevedibili. Sarà interessante vedere una classifica con 36 squadre: è qualcosa di unico che stimolerà sicuramente anche i tifosi”.
I detentori del titolo del Real Madrid riusciranno a ripetersi? Per Sciarini c’è qualche dubbio. “Il Real è sempre una grande squadra, ma con l’innesto di Mbappé deve ancora trovare il giusto equilibrio. Non credo che sarà il suo anno. Penso di più al City di Guardiola o a un PSG dei giovani che mi piace molto”.
Con il direttore dell’Eco dello Sport abbiamo spostato il tema della discussione sulla prossima assegnazione del Pallone d’Oro. “Non esiste un grande favorito. I tempi di Messi e Cristiano Ronaldo sono finiti. Ci sono almeno tre o quattro giocatori che potrebbero vincerlo. Credo che Rodri, centrocampista del City e della Spagna campione d’Europa, sarebbe un vincitore degno. Certo, ci sarebbe anche Carvajal, che ha vinto anche la Champions con il Real segnando pure in finale, ma dubito che glielo daranno”.
Infine, abbiamo chiesto a Sciarini un pensiero sulla sua squadra del cuore: il Milan ora affidato a Paulo Fonseca. “Il Milan è ancora un cantiere, soprattutto a livello tattico. Per il momento non ha ancora trovato quella solidità difensiva che avrebbe bisogno per fare un salto di qualità. Contro Liverpool e Inter avremo una prima risposta sul lavoro di Fonseca. La squadra non è male a livello di singoli, anche se la qualità non è certo da top club europeo”.